Alloggi in via Garibaldi, la lettera di una occupante
Livorno 23 luglio 2020 – “Salve mi chiamo Grillo Flavia e premetto che non ho problemi a fare comparire il mio nome”. Inizia così una lettera giunta in redazione da una signora che racconta di aver occupato un alloggio in via Garibaldi, proprio nel palazzo dove è stato bloccato domenica scorsa un nuovo tentativo di occupazione.
“Nella intervista del 19/07 – prosegue la lettera – sono stata nominata in forma anonima dalla signora sotto di me.
È vero che abbiamo occupato una casa che però non era destinata a nessuno nell immediato e chiusa da anni perché distrutta dal vecchio inquilino.
Noi l’abbiamo messa a nuovo e viviamo io mio marito e le nostre tre figlie.
Io ho parlato con tutte le autorità competenti che hanno capito la situazione e ci hanno lasciato in casa fino a una nuova sistemazione.
Paghiamo l’indennità di occupazione, mio marito lavora regolarmente e non siamo delinquenti.
È vero che viviamo in un quartiere pericoloso dove predomina lo spaccio però non dobbiamo sprangare le porte perché non vengono ad aprire appartamenti già occupati.
Chi vuole occupare un appartamento cerca quelli vuoti questo è da dire.
Ciò che tengo a dire è vero che occupare è sbagliato però ci sono situazioni che portano a certe decisioni e non bisogna additare tutti come delinquenti. Io ho occupato però sono una persona per bene non mi va che si generalizzi senza eccezioni”.