Alluvione Livorno: 86 i lavori conclusi, 54 i cantieri aperti
Entro fine mese il Comune dovrà decidere cosa fare del Rio Maggiore e del suo percorso che attraversa l’ippodromo
Sono 54 i cantieri attualmente aperti nei tre comuni colpiti dall’alluvione del 10 settembre scorso, per un importo totale di 19 milioni di euro. Sono invece 86 i lavori conclusi e soltanto 7 (a Collesalvetti), per complessivi 1,63 milioni di euro, i cantieri che devono ancora partire, ma si farà in modo di avviarli entro fine mese. Il fabbisogno complessivo ammonta a 95 milioni di euro, mentre sono circa 65 quelli disponibili, dei quali quasi 45 stanziati direttamente dalla Regione.
È questo il quadro tracciato dal commissario per il post alluvione Enrico Rossi
Sono state passate in rassegna alcune delle situazioni emergenti. Per via Popogna, la strada che porta a Gabbro, Rossi ha parlato con il presidente della Provincia. Le cose procedono, ed entro metà marzo si conta di riaprire la viabilità in un senso di marcia. Il commissario ha precisato che se gli enti attuatori non saranno in grado di avviare e ultimare i lavori, sarà il Genio civile e farlo.
In via di Salviano sono in corso le prove di carico, non ci sono particolari ritardi e si va verso la costruzione del previsto muro. Per il rio Maggiore il commissario ha detto che sono necessari interventi per la messa in sicurezza, per evitare che provochi altre morti: spetta ai tecnici individuare soluzioni adeguate.
E poi passato ad esaminare la questione dei ritardi nei rimborsi ad imprese e famiglie, imputabili esclusivamente al Parlamento e al Governo che non hanno inserito, come richiesto dalla Regione, questi finanziamenti nella Legge finanziaria. Adesso il commissario, dopo aver scritto ai parlamentari in carica, scriverà ai candidati perché, se eletti, se ne facciano carico.
Da parte sua la Regione ciò che poteva fare l’ha fatto, dando contributi fino a 8.000 euro dal proprio bilancio per 500 famiglie più indigenti e concedendo finanziamenti con il microcredito a 50 imprese.
Il Commissario ha infine annunciato che la prossima settimana darà il via ad incontri con tutti i direttori dei lavori e le imprese impegnate nelle opere, per esaminare e risolvere eventuali criticità.
Ha poi avuto modo di parlare dei pagamenti con il sindaco di Livorno. I soldi ci sono. Si tratta di velocizzare i mandati di pagamento, osservando come tra i due ci sia accordo su tutte le principali questioni sul tappeto e annunciando che è sua intenzione di tornare a Livorno ogni 15 giorni per governare i problemi sul posto.
La Protezione civile nazionale ha inoltre approvato il piano dei lavori da 30 milioni di euro che permetterà di investire ulteriori risorse per la messa in sicurezza del territorio.
Di questi, 10 milioni verranno utilizzati sul Rio Maggiore e sull’Ardenza, 8 per opere nell’area di Stagno e 12 tra spese di soccorso e altri interventi. I 30 derivano dai 17 milioni di euro recentemente stanziati dalla Regione e da altri 5 provenienti dal suo bilancio. Gli 8 destinati a Stagno sono invece di provenienza statale.
È stato lo stesso commissario al post alluvione a darne conto, non nascondendo la propria soddisfazione, ed evidenziando come l’aver dato il via ad opere per 35 milioni di euro rappresenti un vero e proprio record nazionale, non senza aver osservato come qualche volta le cose possono anche andare bene, come in questo caso.
Ha poi aggiunto che è sua intenzione arrivare entro la fine del mese ad appaltare tutti i lavori in somma urgenza, in modo che alcuni interventi siano completati entro marzo e altri entro la primavera.
Si tratta di opere che mettono in sicurezza Livorno con un ritorno duecentennale, così come previsto dalla legge, ma ha detto di stare lavorando per un ritorno cinquecentennale, ovvero per un livello di sicurezza ancora maggiore.
Il commissario al mattino si era nuovamente recato in piazza delle Carrozze a Montenero, dove è stato raggiunto dal sindaco di Livorno. Ha notato come rispetto al sopralluogo precedente lavori procedono, nonostante le difficoltà tecniche, con maggiore speditezza. Sul fosso Stingaio è previsto un investimento di 2,3 milioni di euro.
È stata poi la volta del Rio Ardenza, oggetto di una doppia verifica: la prima nella zona della foce dove sono in corso lavori di risagomatura e ampliamento della sezione con i lavori che dovrebbero concludersi entro la fine di aprile. Non è mancata infine la visita ai cantieri attivi nella parte alta del Rio, oltre il ponte di via Remota.