Arpat risponde ad Usb sulle centraline di Stagno
Livorno 21 luglio 2020 – Scrive Arpat: “In relazione all’articolo “USB su incendio nella raffineria a Stagno, operai feriti e centraline Arpat”, – in cui si afferma – che in occasione dell’incidente “la centralina di Arpat a Stagno ‘stranamente’ non era in funzione nelle ore successive all’incendio”
Arpat precisa quanto segue:
non sono pervenute ad ARPAT segnalazioni dell’incendio del 1 luglio, interno alla raffineria – che secondo le dichiarazioni del Sindacato USB si sarebbe verificato alle ore 4.00.
Le attivazioni di ARPAT avvengono tramite la sala operativa della Protezione civile della Città metropolitana di Firenze, che fornisce tale servizio per tutte le emergenze nell’intero territorio regionale.
ENI ha comunicato, con nota del 2 luglio, il verificarsi di un disservizio all’impianto Vacuum e la conseguente fermata per le verifiche del caso;
gli strumenti della centralina Eni Stagno hanno funzionato regolarmente fino alle 8.00 del mattino; salvo la mancanza di un dato orario per taratura automatica per SO2 – biossido di zolfo – e per NO2 – biossido di azoto.
Nelle ore in cui l’incendio si sarebbe sviluppato (alle 4.00), incendio che si può presumere essere stato di rilevanza interna allo stabilimento; gli strumenti erano in funzione e non sono state registrate entro le 8.00 (e dalle 12.00 in poi) anomalie nei valori dei parametri della qualità dell’aria; lo stesso vale per i valori di NO2 registrati dalle stazioni di “La Pira” e “Carducci.
Solo nel pomeriggio è stato registrato un lieve aumento del biossido di zolfo, presso la stazione ENI Stagno;
con un massimo orario di 14,9 microgrammi/m3, molto al di sotto del limite di legge pari a 350 microgrammi/m3 come massima media oraria;
nel periodo fra le 8.00 e le 12.00 i dati della centralina “ENI Stagno” non sono stati prodotti in quanto la ditta incaricata ha effettuato l’attività di manutenzione preventiva sugli analizzatori di gas, attività programmata che richiede alcune ore;
per l’NO2 c’è anche un’assenza di dati alle ore 15. I tecnici di ARPAT sono andati a verificare la taratura dello strumento con bombola di gas certificato. Quindi il dato dell’ora in cui è stata effettuata la verifica è stato correttamente invalidato.
Per il resto del tempo gli strumenti funzionavano regolarmente.
ARPAT gestisce e verifica le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, fra cui quella di ENI Stagno; secondo quanto definito dalla normativa europea recepita nel D.Lgs. 155/10 e smi e da DM 30.03.2017, che prevede attività di manutenzione ordinaria, preventiva e di gestione dei malfunzionamenti e di verifica di taratura”.