Caso “scomparsa” Valentina: compagno in carcere per maltrattamenti
Obbligo di dimora per la sua “ex”, che lo aiutava
Maltrattava la sua compagna, in carcere 40emme livornese, obbligo di dimora per la sua “ex”, che lo aiutava.
Nei giorni scorsi avevamo parlato della scomparsa dall’ospedale di Livorno di Valentina Ferrari e dell’appello del fratello al Chi l’ha Visto?
Poi la svolta, il “ritrovamento“, Valentina telefona al fratello
Oggi la notizia dell’arresto del compagno per maltrattamenti è l’obbligo di dimora per la sua “ex”, che lo aiutava.
Nella giornata di ieri, G.G, 40enne nato a Pisa noto alle cronache per essere il compagno di FERRARI Valentina; la ragazza inizialmente creduta scomparsa ed in realtà collocata in una struttura protetta proprio perché sottoposta ai suoi maltrattamenti; è stato arrestato dalla Polizia di Stato in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Livorno all’esito di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile livornese e coordinata dalla Procura della Repubblica di Livorno.
L’uomo è gravemente indiziato di aver sottoposto Valentina a maltrattamenti e lesioni aggravate e continuate, da giugno ad ottobre 2020, allorquando; a seguito dell’ennesima aggressione, la giovane aveva riportato lesioni con prognosi di 25 giorni ed era stata “messa in protezione”.
Nonostante la vittima, per paura, avesse dichiarato di aver subito un’aggressione da parte di ignoti:
la Procura della Repubblica di Livorno aveva intuito potesse esserci una realtà diversa ed aveva incaricato la Polizia di andare a fondo alla vicenda.
Le indagini della Squadra Mobile facevano emergere;
un quadro inquietante di violenze “domestiche” poste in essere da G:G, alla presenza costante di D.P., 49enne piombinese di nascita, sua “ex” e tuttora convivente con la “coppia”.
Quest’ultima è ritenuta gravemente indiziata di aver aiutato G.G. ad eludere le indagini, rilasciando, anche pubblicamente; dichiarazioni nel corso delle quali affermava di poter escludere con certezza la responsabilità del predetto per le ferite riportate dalla vittima.
G.G e D.P si erano negli ultimi giorni allontanati da Livorno, “rifugiandosi” ad Ischitella (FG), località del Gargano; dove sono stati localizzati grazie alle attività tecniche attivate dalla Procura della Repubblica di Livorno e rintracciati dalla Squadra Mobile di Foggia; che ha sottoposto D.P alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Livorno ed associato G.G. al carcere di Melfi.