“Chi non ha fatto il vaccino sta a casa”, il Coordinamento Istruzione per la Libertà: “Affermazioni inaudite”
A seguito dell’intervista andata in onda su Sky24 del presidente della Regione Eugenio Giani nella quale esprimeva alcune idee sulle persone non vaccinate, riceviamo e pubblichiamo il comunicato ricevuto dal Coordinamento Istruzione per la Libertà
“Il Presidente della Toscana ha detto:
“chi non ha fatto il vaccino non ha più scuse. […] chi non ha fatto il vaccino sta a casa: queste persone non si provino a venire nei luoghi pubblici perché la loro non vaccinazione è scelta è inconcepibile”.
Il Coordinamento Istruzione per la Libertà, un’associazione di docenti e del personale della scuola, dichiara che queste affermazioni sono inaudite.
Si sta togliendo ai cittadini la possibilità di sollevare un minimo dubbio sulla validità o meno di una cura con OGM (perché di questo si tratta), imponendo di accettare quanto dice la scienza “ufficiale”.
Come mai Giani ignora che con la vaccinazione di massa non si esce dall’emergenza sanitaria?
Come mai non è al corrente che il vaccino non elimina il virus? I contagi e i ricoveri anche tra i vaccinati lo stanno dimostrando.
Il vaccino è ancora in sperimentazione, in quanto è stata data un’autorizzazione in emergenza, nonostante ci siano cure domiciliari.
Perché Giani si ostina a imporre un vaccino sperimentale, e non un protocollo che ha già salvato tante vite?
Fino all’anno scorso i sanitari e gli insegnanti erano eroi, mandati al macello difesi solo da una mascherina, ora si sospendono.
Possibile che non ci sia un gruppo di magistrati in grado di fermare questo stato di cose?
Le affermazioni del Governatore della Toscana hanno superato il limite della decenza.
Giani finge o fa finta di ignorare che la normativa fa riferimento al Green Pass e non al vaccino.
Se si ha il Green Pass, dice la legge, si va ovunque, anche in Toscana.
L’errore di Giani mette a nudo un solo fine: inoculare il siero a tutti e a tutti i costi.
Giani faccia piuttosto come il suo collega in Veneto che utilizzerà i test salivari a tappeto per le scuole, avendone già ordinati un milione. E smetta di terrorizzare la popolazione al solo scopo di spingere ad una vaccinazione di massa con un vaccino ancora sperimentale e che non da’ immunità, come scritto nelle note AIFA.
Le parole ed il tono utilizzate dal Presidente della Regione richiamano tempi che la memoria per fortuna ancora non ha cancellato. Inaccettabili e gravissime”.