Cristian sale sulla carrozzina: “Ho pianto di gioia. Vedo tutto come un dono”
Livorno 21 maggio 2021
Buone notizie per Christian Volpi il 22enne che ha perso le gambe in un tragico incidente con lo scooter il 12 maggio
Ieri per la prima volta è sceso dal letto dell’ospedale ha potuto guardare fuori dalla finestra ed è riuscito anche a fare un giro in carrozzina per il reparto.
Il racconto di Christian, la sua forza d’animo:
“Oggi ho pianto tanto,e vi spiego perché.
Stamattina, dopo che mi hanno lavato un infermiere (non faccio nomi) mi ha detto “ei, perché non ti metti un po’ sulla poltrona accanto alla finestra?
E io, che sono allettato da 7 giorni, con la schiena a pezzi, ho risposto subito di sì.
Ho guardato fuori dalla finestra per la prima volta dopo sette giorni, e ho realizzato una cosa molto importante, che forse, se quel giorno fosse andata anche solo una cosa un minimo fuori posto ora non sarei qui…e ho visto il “panorama” più bello della mia vita.
Non era niente di che in realtà, ma ho guardato il cielo, ed era bellissimo.
Mi era mancato guardare fuori dalla finestra,tantissimo,cosi tanto da farmi piangere.
Dopo poco sempre il solito infermiere mi ha detto “ei, ma se ti prendo una sedia a rotelle e ti fai un giro per il reparto, te la senti?”
E la risposta è stata ovviamente un altro si.
Smaniavo troppo di voler vedere qualcos’altro oltre queste solite quattro mura.
Sono salito sulla carrozzina e mi sono sentito pervaso di un emozione strana, era una gioia immensa, come quando ad un bambino ragalano la sua prima bici.
Sono scoppiato in lacrime davanti agli infermieri, che mi hanno coccolato insieme alla mia ragazza, dopodiché ho iniziato a fare su e giù per il corridoio del reparto, fermandomi ad ogni finestra per almeno 15 minuti.
In casi come il mio qualcuno avrebbe pianto dicendo “c…., fino a ieri avevo le mie gambe e ora eccomi qua, su una c…. di carrozzina, che ingiusta la vita”…
Quel tragico incidente mi ha fatto rinascere con un’altra prospettiva, vedo tutto come un dono, anche la più minima delle cose, può essere un qualcosa di enorme.
Forse, come dice il mio film preferito, bisogna saper cogliere la bellezza collaterale delle cose”