Psicologia 11 Aprile 2025

Disturbi alimentari: cos’è importante sapere

Disturbi alimentari: cos’è importante sapere11 aprile 2025 Disturbi alimentari: cos’è importante sapere

I disturbi alimentari sono condizioni complesse che influenzano non solo il rapporto con il cibo, ma anche l’autostima, le relazioni e la qualità della vita. Spesso vengono sottovalutati o associati solo a un’eccessiva attenzione al peso, ma in realtà nascondono profondi disagi emotivi.

Se stai leggendo questo articolo, forse ti riguarda direttamente o conosci qualcuno che sta affrontando questa difficoltà.

Cosa sono i disturbi alimentari?

I disturbi alimentari sono patologie caratterizzate da un rapporto alterato con il cibo, l’immagine corporea e il peso. Non si tratta semplicemente di “voler dimagrire” o “mangiare troppo”, ma di veri e propri meccanismi psicologici che portano a comportamenti dannosi per la salute fisica e mentale che possono causare ansia e stress.

I principali disturbi alimentari sono:

  1. Anoressia Nervosa: restrizione alimentare estrema, paura intensa di ingrassare e distorsione dell’immagine corporea.
  2. Bulimia Nervosa: abbuffate seguite da comportamenti compensatori (vomito autoindotto, uso di lassativi, esercizio fisico eccessivo).
  3. Binge Eating Disorder (Disturbo da Alimentazione Incontrollata): abbuffate senza comportamenti compensatori, spesso associate a vergogna e senso di colpa.
  4. Disturbi Alimentari Non Altrimenti Specificati (NAS): condizioni che non rientrano pienamente nei criteri precedenti ma che causano ugualmente sofferenza.

Chi colpiscono i disturbi alimentari?

Sempre più spesso si parla di body shaming e contrariamente a quanto si pensa, i disturbi alimentari non riguardano solo adolescenti o giovani donne. Possono colpire:

  • Uomini (circa il 10-15% dei casi)
  • Adulti over 30 (spesso sottovalutati)
  • Bambini e preadolescenti (in aumento negli ultimi anni)

Fattori di rischio includono:

  • Pressioni sociali e culturali (ideali di bellezza irrealistici)
  • Traumi o eventi stressanti (abusi, lutti, divorzi)
  • Perfezionismo e bassa autostima
  • Familiarità (se un parente ha avuto un disturbo alimentare, il rischio aumenta)

Segnali da non ignorare

Spesso, chi soffre di un disturbo alimentare cerca di nasconderlo. Ecco alcuni segnali a cui prestare attenzione, in te stesso o in una persona cara:

1. Cambiamenti nel comportamento alimentare

  • Saltare i pasti o trovare scuse per non mangiare
  • Tagliare il cibo in pezzi piccolissimi o mangiare molto lentamente
  • Abbuffate seguite da lunghi periodi in bagno (possibile induzione del vomito)

2. Preoccupazione eccessiva per il peso e il corpo

  • Controllo ossessivo della bilancia
  • Commenti negativi sul proprio aspetto (“Sono grasso/a” anche se sottopeso)
  • Evitare situazioni sociali che implicano il cibo (cenere fuori, feste)

3. Alterazioni fisiche ed emotive

  • Perdita o aumento di peso significativo in poco tempo
  • Stanchezza cronica, svenimenti, problemi dentali (dall’acido dello stomaco)
  • Sbalzi d’umore, irritabilità, isolamento

Perché è importante chiedere aiuto?

Molte persone credono di poter “risolvere da sole” il problema, ma i disturbi alimentari raramente si superano senza un supporto adeguato. Le conseguenze possono essere gravi:

  • Problemi cardiaci e renali
  • Osteoporosi precoce
  • Depressione e ansia
  • Rischio di suicidio (soprattutto in casi gravi di anoressia)

La terapia psicologica è fondamentale per:

  • Comprendere le cause profonde del disturbo
  • Ristabilire un rapporto sano con il cibo
  • Migliorare l’autostima e l’immagine corporea

Come affrontare il problema?

Se riconosci i segnali in te stesso

  • Parlane con qualcuno di fidato: amico, familiare, medico.
  • Rivolgiti a uno psicologo o psicoterapeuta: cercare aiuto non è una debolezza, ma un atto di coraggio.
  • Evita il fai-da-te: diete drastiche o consigli trovati online possono peggiorare la situazione.

Se sospetti che un tuo caro abbia un disturbo alimentare

  • Approccialo con delicatezza: evita giudizi o critiche (“Ma mangia!”, “Sei troppo magro!”).
  • Esprimi preoccupazione, non controllo: “Mi sono accorto che ultimamente sei preoccupato per il cibo, vuoi parlarne?”
  • Incoraggialo a cercare aiuto: proponi di accompagnarlo da uno specialista.

Terapie efficaci per i disturbi alimentari

Il trattamento varia in base alla gravità, ma spesso include:

  1. Psicoterapia individuale (Cognitivo-Comportamentale, Psicodinamica)
  2. Terapia familiare (utile soprattutto per adolescenti)
  3. Supporto nutrizionale (con un dietista esperto)
  4. Farmaci (se presenti depressione o ansia)

Trova il supporto giusto con uno psicologo di base

Se ti ritrovi in queste righe o sei preoccupato per qualcuno, il primo passo è rompere il silenzio. I disturbi alimentari non sono una scelta, ma una malattia che può essere curata.

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