Ambiente 24 Gennaio 2021

Eni, Medicina democratica: “Lavoro, salute e idrogeno a Livorno”

raffineria eniStagno (Collesalvetti, Livorno) 24 gennaio 2021

ENI Livono, Maurizio Marchi per Medicina Democratica onlus:

“Serve un accordo quadro per garantire salute e occupazione, in particolare buona occupazione.

Prendiamo spunto dall’intervento di Macelloni di FIOM  CGIL, che purtroppo non nomina neanche la parola “salute” dei lavoratori e della popolazione, per aggiungere qualche nota fondamentale.

Abbiamo la netta sensazione che senza l’innovazione, all’ENI Livorno, non si garantisca niente, né occupazione né salute.

 

In tutta Europa, ed anche in Italia si sta discutendo, perfino investendo nella filiera dell’idrogeno, in connessione con la lotta al cambiamento climatico e la decarbonizzazione.

Anche la SNAM, del gruppo ENI, sta iniziando questo percorso innovativo, e la Banca europea degli investimenti si dice pronta a finanziare un grande progetto di transizione energetica, dal petrolio all’idrogeno, che ricadrebbe con effetti  moltiplicativi sull’occupazione, sulla buona occupazione.

Perché a Livorno non si riesce ad aprire questo percorso innovativo?

 

Eppure a Livorno ci sono tutte le condizioni (e l’urgenza, come suggerisce la FIOM CGIL) per  divenire un grande polo per la produzione di idrogeno con energie rinnovabili:

ci sono immensi spazi inutilizzati, tanti altri da bonificare (già, quando si comincia?) da impiegare per impianti fotovoltaici e eolici per elettrolizzare (scindere) l’acqua di mare in idrogeno ed ossigeno.

L’idrogeno a sua volta è il migliore combustibile (senza emissioni) nella generazione elettrica, nella mobilità (treni, aerei, camion, auto), nel riscaldamento domestico, ecc.

 

Ecco, proponiamo alla FIOM CGIL che richieda un tavolo di confronto con ENI,  la Regione, la Confindustria, il governo nazionale, il sistema bancario su questo progetto, l’unico che può cogliere tutti gli obiettivi:

buona e stabile occupazione, risparmio energetico,  salute per i lavoratori e la popolazione circostante la vecchia raffineria, decarbonizzazione, ecc.

Insomma, di salute e di rilancio occupazionale tutti ne parlano, ma ben pochi avanzano idee concrete.

 

Questo è il momento di farlo, per non perdere anche questo treno”.

 

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