Eni, Sinistra di Colle: “Mirabelli ora spieghi dove sta il nostro ricatto”
Collesalvetti (Livorno) 30 novembre 2020
Il consigliere Mirabelli ora ci spieghi dove sta il nostro ricatto
Come Sinistra di Collesalvetti abbiamo affrontato la questione ENI cercando di coinvolgere le istituzioni, i ricercatori ed organizzando dibattiti pubblici.
Abbiamo chiesto di aprire una discussione a tutti i livelli su cosa vogliamo fare del nostro territorio, dove il problema ambientale continua ad essere troppo sottovalutato dalle istituzioni locali e regionali, ma proprio coloro che si riempiono la bocca con parole come “TRASPARENZA” “PARTECIPAZIONE” hanno sempre ignorato tali richieste ritenendosi probabilmente troppo importanti per parlare con delle minoranze.
Il PD locale si vanta di aver fatto numerosi interventi a favore dell’ambiente, la giunta recentemente ha dichiarato lo stato di emergenza climatica, un’importante assunzione di responsabilità politica da apprezzare, ma che dovrà essere necessariamente accompagnato da un NO forte e deciso a nuovi progetti impattanti sull’ambiente che si contrappongono a quegli obiettivi ai quali l’amministrazione dice di aspirare. Abbiamo più volte chiesto risposte alle nostre domande ma fino ad oggi purtroppo sono rimaste disattese.
ENI a Stagno come per altre realtà, rappresenta uno di quei luoghi simbolo in cui si sono scontrati e continuano a scontrarsi con forza gli interessi legati al mantenimento dei posti di lavoro con quelli del diritto alla salute.
Purtroppo in tutti questi anni si è pensato a difendere esclusivamente i livelli produttivi venendo meno tutti quegli interventi di bonifica imposti, programmati ma MAI realizzati.
In questI giorni il consigliere del PD Mirabelli entrando nel merito degli sviluppi della raffineria, ha fatto più volte richiesta di spiegazioni sul significato di ricatto occupazionale, richiamato da chi come noi ha condotto battaglie, arrivando perfino ad affermare che il ricatto è anche di coloro che si battono per la salute e per l’ambiente!
Bene noi al consigliere poniamo delle domande alle quali ci auguriamo risponda
IL NOSTRO RICATTO sarebbe affermare come in tutti questi anni si sia anteposto un interesse di parte all’interesse collettivo venendo meno ogni possibilità e prospettiva di vivere in un ambiente sano?
IL NOSTRO RICATTO sarebbe forse quello di essere contrari ad una società che difende posti di lavoro a costo di distruggere il mondo in cui viviamo, il cibo di cui ci nutriamo, che uccide le persone, essere contrari ad una società alla ricerca del solo profitto e accumulo di risorse economiche?
IL NOSTRO RICATTO sarebbe affermare come le evidenze scientifiche testimonino che nel caso di ENI lavoro e salute non sembrano essere così compatibili e che la salute e quindi la vita vengono prima?
IL NOSTRO RICATTO consisterebbe nel pensare che ci possano essere soluzioni migliori che potrebbero creare più posti di lavoro e soprattutto compatibili con la salute e l’ambiente?
IL NOSTRO RICATTO starebbe nel voler gestire un processo di cambiamento, per incidere sulle scelte, sulla salute e sui livelli occupazionali ai quali noi siamo veramente attaccati e per i quali combatteremo con tutte le forze, e per evitare che chi si dichiara più bravo e maggiormente a favore dei lavoratori, non crei un altro caso CMF, CANTIERE ORLANDO, BORMA ,TRW..
Non ci pare proprio che taluni possano dare tante lezioni circa la difesa dei posti di lavoro.
Invitiamo il consigliere a leggersi i dati INAIL del 2019 sulle malattie professionali nei siti SIN, in particolare nel nostro sito;
a leggersi i dati dello studio sentieri per poi dirci, guardandoci negli occhi, se “facciamo terrorismo psicologico” o abbiamo ragione a volerne parlare.
Per fortuna il cittadino pian piano sta prendendo sempre più consapevolezza di tutto questo , cosa che purtroppo non fanno certi dirigenti politici e amministratori che continuano a chiudere gli occhi forse aggiungiamo noi per interessi particolari?
Dichiarare lo stato di emergenza climatica dovrebbe prevedere una riconversione dell’industria, della produzione dell’energia e dell’economia.
La nostra è una repubblica fondata sul lavoro ma esiste un diritto costituzionale alla salute di tutti i cittadini e lavoratori
RICATTO sarebbe il tentativo di coniugare la tutela dell’ambiente e della salute con il diritto ad un lavoro di qualità e sicuro?
Il consigliere Mirabelli afferma che salute, ambiente e lavoro devono andare insieme senza approcci ideologici. Per noi il problema è CONTRAPPORE salute, ambiente e lavoro.
Per concludere RICATTO sarebbe forse per Mirabelli, battersi per un ambiente migliore che non significa essere contro il LAVORO ma lottare per il presente ed il futuro di tutti i cittadini, lavoratrici e lavoratori, oppure rivendicare il diritto ad un lavoro sicuro, etico senza rischi per la salute e la vita delle persone e per l’ambiente?
Rimanere legati a vecchi percorsi non porterà che ad essere sempre subalterni alle necessità del profitto.
Ci auguriamo che almeno il consigliere risponda a queste nostre domande magari con dati tranquillizzati, per spiegare ai cittadini dove sta il nostro ricatto!
Luca Chiappe
La Sinistra di Collesalvetti