Forze di sinistra: “In questi momenti la vicenda del ricorso al Tar dei M5S è veramente anacronistica”
"A proposito di costi, il risarcimento al dg Maltinti è costato ai livornesi 202mila euro"
Livorno 8 dicembre 2020. Le forze di sinistra e civiche che sostengono la Giunta Salvetti rispondono col documento che segue alla vicenda della condanna del Comune alle spese legali; circostanza derivata dalla sentenza Tar favorevole ai promotori Movimento Cinque Stelle Livorno.
“In questo momento molto complicato dove ogni sforzo deve essere concentrato sull’aiuto ai cittadini livornesi alle prese con la pandemia, il soffermarsi sulla vicenda tecnica e formale del ricorso al TAR su bilancio e DUP (Documento Unico di Programmazione) da parte del gruppo consiliare del M5S, guidato da Stella Sorgente, è veramente anacronistico.
Da parte nostra non possiamo che confermare quanto avevamo già scritto a fine aprile quando commentammo l’ordinanza del TAR: il bilancio era regolare e l’attività dell’amministrazione comunale per affrontare l’emergenza sanitaria ed economica è stata salvaguardata.
In sostanza il M5S, con la richiesta di annullamento della delibera di approvazione del bilancio di previsione, voleva fare irresponsabilmente saltare la Giunta Salvetti in piena pandemia. Obiettivo che è stato fallito clamorosamente.
Il TAR nell’ordinanza del 27 aprile ha ordinato solamente la riapprovazione del DUP che è avvenuta prontamente nel mese di giugno.
Nell’ultima sentenza i Giudici si sono espressi dichiarando l’improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse e hanno deciso di porre a carico del Comune le spese procedurali che ammontano a circa 2000€.
Una spesa legale che sicuramente non è neanche lontanamente paragonabile
ai costi legali e ai risarcimenti provocati dagli atti di governo della Giunta Nogarin. Ne ricordiamo uno per tutti: quello derivante della causa dell’ex direttore generale Sandra Maltinti, costato 202.864,52 euro ai livornesi.
Ci auguriamo infine che le spese legali siano devolute in beneficenza, soprattutto se è confermata la notizia, pubblicata sulla stampa della capitale,
circa l’ottenimento di un incarico da 90000 euro presso il Comune di Roma da parte di Francesca Martini,
ex assessore al Lavoro della Giunta Nogarin, nonché procuratrice ad litem del gruppo consiliare del M5S.
L’ex assessore dunque si aggregherà a Nogarin, Lemmetti e Aurigi,
confermando quanto scritto sempre sulla stampa della capitale, ovvero che il Comune di Roma è divenuto “un’agenzia di collocamento per grillini in difficoltà”.
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