Cronaca 29 Agosto 2018

Gare pilotate e prezzi gonfiati: agli arresti Stefanini e Fiaschi di Tecnospurghi

Pacchi di sale pagati cinque volte tanto e servizi segnati ma mai effettuati

La Polizia di Stato ha eseguito oggi due misure cautelari di arresti domiciliari con braccialetto elettronico,  a carico di Riccardo Stefanini e Emanuele Fiaschi, nonché una misura interdittiva del divieto di esercitare qualsiasi ufficio direttivo e di rappresentanza, anche commerciale, delle persone giuridiche e delle imprese, per il periodo di un anno, a carico di Nicoletta Frugoli.

Nel corso delle indagini, dirette dal Procuratore capo e condotte dalla Squadra Mobile, sono stati sentiti numerosi testimoni e sono state effettuate perquisizioni presso le residenze degli indagati, estese anche alla sede della Protezione Civile di Livorno. Sono così emersi a carico di Riccardo Stefanini , Emanuele Fiaschi e Nicoletta Frugoli, elementi probatori rilevanti circa il reato di “turbativa d’asta in concorso” rispettivamente tra il pubblico impiegato e Emanuele Fiaschi per quanto concerne l’aggiudicazione della gara c.d. “MULTISERVIZI” e tra lo stesso pubblico impiegato e Nicoletta Frugoli per l’aggiudicazione della gara c.d. “ALERT SYSTEM”. In sintesi l’ex”coordinatore della Protezione Civile di Livorno, preposto alle gare d’appalto, “pilotava” le procedure per farle aggiudicare ai due complici”, recita la nota ufficiale della questura.

Acquisiti, inoltre, elementi probatori circa il reato di “truffa aggravata ai danni di ente pubblico”. Sono state, infatti, accertate gravi irregolarità compiute da Riccardo Stefanini nel calcolare i costi degli interventi svolti dalla ditta “Tecnospurghi di FIASCHI Emanuele”, in occasione dell’allerta meteo per neve/ghiaccio del 25-26 febbraio e 1 marzo 2018. Il pubblico impiegato, con il concorso del FIASCHI, avrebbe in sostanza artificiosamente aumentato orari e mezzi impiegati dalla ditta, gonfiando per migliaia di euro le spese sostenute dal Comune di Livorno. In particolare i lavori di spargimento di sale sulla strada, effettuati spontaneamente da un volontario, sono stati attribuiti alla Tecnospurghi, a cui il Comune di Livorno ha pagato lavori mai eseguiti.

Il consolidato rapporto tra Fiaschi e Stefanini avrebbe visto anche regalie varie, pacchi dono e cene offerte dall’imprenditore al funzionario della protezione civile.

Nel corso dell’analisi del materiale documentale sequestrato, sono emerse rilevanti anomalie nei prezzi fissati da Stefanini. Prezzi anomali fissati a vantaggio del privato imprenditore e a danno dell’Ente pubblico. In tal modo ogni sacco di sale da disgelo da 20 kg. è stato pagato dal Comune di Livorno 15 euro esclusa IVA, mentre nel 2013 il Comune di Pisa ha pagato per lo stesso tipo di prodotto, un pacco di sale da 25 Kg, 3.35 euro compresa IVA,. Per quattro zaini di rappresentanza contenenti piccoli accessori, donati alle scuole in occasione della manifestazione annuale, indetta dalla Protezione Civile, il Comune di Livorno ha pagato alla ditta Tecnospurghi, ben 1000 euro.

Sulla base degli elementi di prova acquisiti il Procuratore Capo ha chiesto per entrambi gli indagati la misura cautelare, necessaria anche per evitare l’inquinamento delle ulteriori prove che gli inquirenti stanno ancora raccogliendo e valutando. La richiesta è stata accolta dal G.I.P. del Tribunale di Livorno. Oggi l’esecuzione a cura della Squadra Mobile.

Va ricordato che lo scorso 30 maggio Riccardo STEFANINI  era già stato arrestato dalla Squadra Mobile di Livorno, sempre su ordine del Procuratore Capo e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, disposta dal Gip Del Forno per il reato di peculato.   In questo caso è stato contestato al dipendente pubblico l’appropriazione di carburante per mezzi comunali e il costante uso per fini privati di una autovettura di proprietà del Comune di Livorno.