La disperazione di Enza: “Sette furti in otto anni”
Livorno – Enza è la titolare del bar Gambrinus in piazza del Cisternone e ci racconta dell’ennesimo furto subito.
Nella notte tra il 22 ed il 23 febbraio, il suo locale assieme a tre negozi di via Garibaldi, una parrucchiera in via Redi ed il bar Papillon è stato preso di mira dai ladri.
“Ha spaccato il vetro, è entrato nel bar e ne è uscito in pochi secondi col registratore di cassa – racconta Enza – Il furto è avvenuto intorno alle tre della mattina e dalle telecamere si vede una persona sola con un bomber a strisce bianche che in una decina di secondi compie il furto”.
“La cassa era vuota – continua la titolare – non ci tengo mai niente quando chiudo. Hanno rubato zero soldi ma mi sono costati 350 euro di vetrata e 600 euro per un nuovo registratore di cassa.
Questo è il settimo furto in 8 anni: sono stanca, frustrata, non ne posso più, non mi sento più sicura. Ormai quando mi chiamano per un furto me la prendo con calma;sono veramente rassegnata. Ho consegnato diverse volte alla polizia le immagini delle telecamere di sicurezza, ma mai nessuno è stato preso (naturalmente non per colpa degli operatori delle forze dell’ordine). Mi ricordo un episodio – continua a raccontare la titolare del bar – una notte le telecamere hanno registrato un furto, una persona bassa ha scardinato la prima serratura più bassa della porta, poi è passata alla mediana, ma la terza che era posizionata in alto, era troppo in alto per lui; allora il ladro ha preso uno scooter parcheggiato sul marciapiede lo ha posizionato davanti alla porta, vi è salito sopra ma lo scooter è caduto. Impassibile ha tirato su lo scooter lo ha riposizionato sul cavalletto, vi è salito nuovamente sopra ed ha scardinato la terza serratura. E’ poi entrato nel locale, ha preso il registratore di cassa e se ne è uscito indisturbato. La cosa più triste – continua Enza – è che il quel lasso di tempo le telecamere hanno ripreso anche molte macchine e persone che passavano, ma nessuno ha visto niente o dato l’allarme”.
“Da questa sera lascerò sempre il registratore di cassa vuoto con il cassetto aperto nella speranza che eventuali ladri, vedendo che è vuoto, non lo portino via.
La sera inoltre quando devo chiudere ho paura, e spesso cerco di uscire dal bar con l’ultimo cliente, ma questo purtroppo non è sempre possibile. Uscire dal negozio con l’incasso e tornare sani a casa è diventato un terno al lotto”.
“La paura ed il senso di insicurezza però ci sono anche durante il giorno perchè sei a lavorare, hai soldi in cassa ed ultimamente in alcuni esercizi commerciali sono state commesse delle rapine in pieno giorno ed il titolare si è ritrovato con la pistola puntata.
Io e gli altri commercianti vogliamo lavorare ma così diventa impossibile. La paura ed il senso di insicurezza si fanno veramente pesanti. Le forze dell’ordine fanno il loro lavoro, ma sono sotto organico. Non è possibile che la notte per tutta la città ci siano due pattuglie delle forze dell’ordine che controllano il territorio. Chi di dovere si attivi per aumentare l’organico, ma soprattutto ci vogliono pene più certe, non è possibile che una volta presi magari il giorno dopo siano già fuori”.