Rosignano Solvay (Livorno) 3 gennaio 2024 La nuova vita del Marina Cala de’ Medici, chiusa definitivamente la partecipazione del Gruppo Teseco
L’AD Ma eo Italo Ra : “Per 12 anni abbiamo lavorato con gli oltre 600 soci per tutelare il patrimonio sociale e rendere il porto uno dei più qualifica in Toscana”
Il porto turistico Marina Cala de’ Medici avvia il 2025 con una importante novità. Il 30 dicembre 2024, infatti, è terminata ufficialmente la partecipazione alla proprietà del Gruppo pisano Teseco, che nei primi anni Duemila aveva costruito l’infrastruttura.
Adesso è Marina Cala de’ Medici Spa, società composta dagli oltre 600 soci, a detenere interamente la proprietà.
Matteo Italo Ratti, Amministratore Delegato della società:
“In data 28 dicembre 2012, Marina Cala de’ Medici Spa e il Gruppo Teseco Spa hanno sottoscritto un accordo che ha portato 12 anni dopo, il 30 dicembre 2024, all’uscita definitiva dal porto del Gruppo pisano.
Siamo molto soddisfatto perché in 12 anni, abbiamo lavorato fianco a fianco con gli oltre 600 soci al fine di tutelare il patrimonio sociale e posizionare il porto tra i più qualifica della regione Toscana.
Questo atto di cessione è il compimento di un lavoro complesso che ha portato ora ad avere una società a capitale interamente diffuso, con una rivalutazione importante delle partecipazioni grazie anche a tanti investitori che in questi anni hanno sostenuto e investito milioni di euro nel nostro progetto o industriale e turistico”.
Il Gruppo Teseco nel 1999 aveva rilevato dal gruppo Fiat la società Circolo Nautico Marina Cala de’ Medici che tra gli anni 2000 e 2007 ha poi costruito l’infrastruttura portuale.
Nel 2006 la società Teseco Spa inizia a sottoscrivere gli atti di cessione delle partecipazioni azionarie rappresenta ve dei diritti esclusivi d’uso dei posti barca. Nel 2007 iniziano anche le vendite dei diri d’uso dei negozi del borgo commerciale.
Teseco mantiene però la gestione portuale, del cantiere e bunkeraggio, dei bar e ristoranti e dei servizi alle imbarcazioni.
Nel 2008 Teseco Spa vende oltre il 50% della sua partecipazione alla società Marina Cala de’ Medici Spa a circa 300 soci che, insoddisfatti , fondano il Comitato Soci Marina Cala De’ Medici ed eleggono nel Cda Matteo Italo Ratti e Flavia Pozzolini (in rappresentanza dell’allora “minoranza” dei soci).
Prosegue la crisi del gruppo Teseco e, dopo quattro anni di confronto serrato e la presa dalla maggioranza del CDA da parte del comitato Soci di Marina Cala de’ Medici Spa, nel 2012 viene sottoscritto un atto di cessione di ramo di azienda, grazie alla quale la gestione di servizi portuali, ormeggi e bunkeraggio passano alla legittima concessionaria Marina Cala de’ Medici Spa.
Teseco mantiene la gestione del cantiere e del borgo sino al 2014 quando, anche a causa dell’apertura della crisi del Gruppo pisano con l’avvio di una procedura concorsuale, anche la gestione della locazione dei fondi commerciali viene presa in carico da Marina Cala de’ Medici Spa.
Nel 2019 la società controllata da Teseco viene dichiarata fallita dal tribunale di Pisa e si apre un procedimento complesso, che si è concluso appunto il 30 dicembre 2024 con la sottoscrizione dell’atto di cessione di tu gli immobili residuali del borgo.
Ciò sancisce la definitiva fine della partecipazione del gruppo pisano nel porto.
“Quanto avvenuto – conclude Ratti – è un fatto importante perché essendo chiusa la procedura concorsuale con la cessione dell’azienda “immobiliare”, gli immobili potranno ritornare sul mercato non solo limitatamente alle locazioni ma anche alle cessioni dei diri d’uso superficiario.
Abbiamo già raggiunto un accordo sulle attività strategiche come i ristoranti e le foresterie che rimarranno nella disponibilità della società, liberando la cessione delle attività non prettamente strategiche, sono già in corso degli interessamenti da investitori anche esteri. Contiamo di completare questa attività nel primo semestre del 2025 per poi occuparci del progetto di sviluppo del porto, in linea con le linee guida de ate dal Master Plan dei Por della Regione Toscana ma anche con le previsioni di mercato sino al 2030”