Limoncino, Rifiuti zero: “prefetto e questore spieghino o diano le dimissioni”
Se la strada e' privata, perche' la polizia ci entra continuamente per garantire il transito dei camion di rifiuti?
L’intervento di Rifiuti zero Livorno dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutasi ieri dov’è stato affrontato anche il tema della discarica di Limoncino
“Da giorni assistiamo increduli a quella che sembra più una farsa che una tragedia, anche se in realtà proprio di questo si tratta.
La Regione Toscana ha incredibilmente fornito un nulla-osta per l’apertura della discarica a Limoncino, nonostante la precedente autorizzazione sia scaduta ormai da tre anni.
Si consente dunque;
lo stoccaggio di migliaia di tonnellate di rifiuti senza una preliminare valutazione di compatibilità ambientale, sanitaria e di sicurezza, aggiornata alla situazione attuale, che comprende tra l’altro i gravi smottamenti che hanno interessato la zona di Monte la Poggia durante l’alluvione del 2017 e la sentenza del Tribunale di Livorno n. 149/2014 che ordina alla Regione (allora Provincia) di rivedere l’autorizzazione, consentendo, al massimo, lo stoccaggio di pietre e rocce (codice CER 17.01).
Secondo quanto riferisce il comitato anti-discarica:
da giorni e giorni stanno transitando – in forza di quel nulla-osta – enormi camion carichi di rifiuti sulla strada del Limoncino; di peso superiore alle 3,5 tonnellate, che è il limite fissato dal Tribunale di Livorno per questioni di sicurezza; la strada è stata più volte soggetta a danneggiamenti e cedimenti.
Secondo un comunicato sbalorditivo, Prefettura e Questura sembrano lavarsene le mani
Definiscono la questione del transito dei mezzi pesanti una “questione tra privati”
insomma siccome la strada del Limoncino è privata loro non possono intervenire. Anzi auspicano “un accordo tra le parti”. Il tutto senza considerare che le parti si stanno combattendo nelle aule giudiziarie da almeno 11 anni. (Al momento, è molto più probabile un accordo tra Russia e Ucraina).
Ma dove vivono?
Curiosamente, mentre non intervengono per far rispettare ordinanze e sentenze della magistratura, emesse a tutela della sicurezza pubblica (e che ci risultano tuttora vigenti), dato che quella strada è transitata da pedoni e veicoli, secondo il comitato anti-discarica le forze dell’ordine sarebbero intervenute più volte per intimare ai frontisti di spostare le loro automobili, in modo da far passare i camion carichi di rifiuti.
Per non parlare dell’imponente schieramento di pattuglie a cui assistiamo ormai da settimane, un continuo viavai di forze di polizia lungo la strada privata del Limoncino.
Corrisponde al vero quanto riferito dal comitato? Le autorità pubbliche non intervengono se si tratta di bloccare camion che non dovrebbero – a quanto ci risulta – transitare da via del Limoncino per motivi di sicurezza, perché “la strada è privata”, però intervengono sulla stessa strada privata se si tratta di garantire il transito ai camion?
Non tocca ai frontisti proprietari della strada “addivenire ad un accordo”? Cosa ci fanno le forze dell’ordine in una strada privata, impegnate a far spostare automobili di cittadini all’interno della loro proprietà?
Sicuramente ci sfugge qualcosa, ma è altrettanto certo che la Città di Livorno, di fronte all’apertura di una mega-discarica contestatissima sul proprio territorio ha pieno diritto ad immediate e precise spiegazioni.
Se tali spiegazioni non arriveranno, chiediamo già da adesso le dimissioni del Prefetto e del Questore di Livorno.
Alla maggioranza che governa il Comune, sindaco compreso, chiediamo quanto tempo le occorra ancora per alzare la voce pubblicamente nei confronti della Regione, che continua a consentire il deposito di tonnellate di rifiuti sulle colline livornesi in base ad un nulla-osta “provvisorio” da ormai 3 anni”.