L’inclusività costa, Salvetti meglio dei 5 Stelle ma ancora lontano da un risultato ottimale
Livorno 21 marzo 2022
La lettera, le riflessioni di un genitore su amministrazione comunale, giochi inclusivi nei parchi e vera inclusività
Buongiorno, vi scrivo queste righe prendendo spunto dall’articolo che avete pubblicato sulla vostra testata in merito al furto dell’altalena inclusiva.
Vorrei ricordare che tutti si “fanno la bocca grossa parlando di inclusività”, ma poi quando si arriva alla prova dei fatti e si realizzano nuovi parchi pubblici per bambini, mi domando dov’è la vera inclusività?
Gentilissimo sindaco Luca Salvetti, lei sta facendo meglio dei 5 Stelle, ma è ancora lontano da un risultato ottimale.
Tralascio il mio lungo pensiero sui 5 stelle, riporto soltanto la dichiarazione di un consigliere comunale che potrete trovare qui e che riassume tutto in merito alla realizzazione di una nuova area giochi. “Il problema sono i costi, quando avremo i soldi provvederemo”.
Lei signor sindaco Luca Salvetti sta realizzando nuovi parchi giochi pubblici ed in questi ci ha posizionato e ci posizionerà dei giochi inclusivi.
Grazie per questo, ma non basta per avere una vera inclusività
Cosa si intende per inclusività? l’accesso ad un gioco, oppure la possibilità di poter giocare insieme agli altri bambini sugli stessi giochi?
Come amministrazione comunale posizionate un’altalena inclusiva che è forse l’unico gioco dove per la sua forma permette magari al bambino con disabilità di condividere la seduta con un bambino normodotato e condividere la sua esperienza di gioia e divertimento con altri.
Poi si passa al gioco o giochino a molla in solitario, dove un bambino con disabilità, al pari del normodotato, si diverte da solo.
Dopo questi due giochi però che fa il bambino con disabilità nel parco pubblico? Resta in disparte, escluso dai giochi degli altri bambini. E’ impossibilitato a giocare, divertirsi e magari fare amicizie.
Vede gli altri bambini salire e divertirsi sui castelli fatati che a lui sono esclusi a priori non è una bella cosa
Un vero e proprio parco inclusivo a Livorno non c’è. Non lo è neppure quello al parterre realizzato dai Camminatori Folli.
Prima di continuare, voglio spezzare una lancia a loro favore, perchè sono un gruppo di cittadini che da soli hanno raccolto dei soldi e realizzato il parco giochi ed hanno fatto ai tempi, più di quello che aveva mai realizzato l’amministrazione comunale. Anche lì però al parterre c’è una bellissima nave pirata, ma un disabile non vi può salire e giocare al timone della barca come gli altri bambini, fingendo di essere un pirata che solca i mari.
Chiedo scusa se mi sono leggermente dilungato e se mi sono ripetuto, in ogni caso basta andare su un link a caso, io vi propongo il primo che ho trovato per capire cosa intendo per parco inclusivo. Al termine vi allego alcune immagini
Come giochi inclusivi oggi c’è anche il girello, c’è l’Up and Down ma soprattutto ci sono i veri castelli inclusivi ed accessibili a tutti.
Costano perchè costano e ci vuole magari più spazio di un gioco normale, ma qui ci giocano tutti.
Mi piacerebbe vederne almeno uno in una città come Livorno, non pretendo che siano in tutti i parchi, ma almeno quando si realizza un parco nuovo si realizzi veramente inclusivo.
Se ripeto, il problema è il costo, inutile fare 10 parchi nuovi chiamati inclusivi, quando poi l’inclusività vera non c’è, ne fate 1 ma lo fate bene. Ma naturalmente dire abbiamo fatto 10 parchi inclusivi, con giochi accessibili a disabili… rende.. e rende anche bene in termini elettorali, per quell’elettorato che di disabilità non conosce neppure il nome e che si arrabbia perchè nella sua zona non sono stati realizzati parchi a causa del bambino con disabilità che ha assorbito tutte le risorse a loro disposizione.
Signor sindaco Luca Salvetti, grazie per l’attenzione e l’impegno messo fino ad ora. Spero che queste mie righe spronino lei e tutti gli altri futuri amministratori comunali a vedere il problema sotto altra ottica
Un genitore di un bambino con disabilità
In foto Alcuni esempi di giochi e castelli inclusivi