E’ ufficiale: la Pascal Lota arriverà il 7 novembre
Netti (Jobson Group) rilancia: "Pronti a portare altre due navi prima dell'estate"
Buone, anzi ottime, notizie sul fronte delle riparazioni navali. L’ammiraglia di Corsica Sardinia Ferries, la Pascal Lota, arriverà a giorni. L’AdSP ha infatti dato l’ok all’utilizzo dell’accosto 75. I numeri ve li abbiamo anticipati ieri: 150 persone al lavoro e un milione di euro per l’indotto; tutto questo in appena 30 giorni, dal 7 novembre al 4 dicembre.
Questi numeri danno il polso reale di quanto lavoro possono portare le riparazioni navali a Livorno e di quanti milioni si siano sprecati tenendo fermo il bacino in muratura e poi quello galleggiante per tutti questi anni. Dovrebbe mancare poco alla riapertura della gara per l’assegnazione del comparto bacini, ma le lettere di invito non sono ancora state inviate.
Il potenziale economico del comparto è altissimo. Se un traghetto da 177 metri può portare un milione di lavori in un mese, figuriamoci quanta ricchezza potrebbero portare un bacino in muratura da 350 metri, uno galleggiante da 180 e una banchina attrezzata. Tre navi in riparazione contemporanea, tra le quali super-remunerative navi da crociera si trasformerebbero in diverse centinaia di persone al lavoro e svariati milioni che entrerebbero ogni mese nell’indotto della città. Per avere il comparto assegnato ci vorranno ancora dei mesi, ma il segnale è chiaro: non bisogna perdere tempo perché ricchezza e lavoro per Livorno sono a portata di mano.
“Abbiamo una grande quantità di ordini per la manutenzione – ci spiega Massimo Netti, presidente di Jobson Group Livorno – ma la mancanza di spazi disponibili ci costringe a spostare le navi in altri porti e in altri bacini, persino in Francia. A differenza di altri settori portuali, qui non c’è un eccesso di offerta, ma una situazione opposta: tante navi che necessitano di manutenzione e pochi posti dove farla“. “Da livornese mi fa grande tristezza portare il lavoro e la ricchezza altrove“. “Il comparto delle riparazioni può portare sviluppo alla città e lo può fare convivendo tranquillamente con l’adiacente cantiere navale”.
Poi Netti rilancia: “Intanto abbiamo portato il Pascal Lota, il quale dà respiro alle aziende dell’ATI delle riparazioni navali in attesa che la gara per il comparto prosegua. Poi, se ci vorranno dare ancora la banchina nei mesi invernali in cui non sono previste le crociere, siamo pronti a portare almeno altri due traghetti in riparazione: ciascuno porterà lavoro per 120 operativi e almeno 750mila euro di lavori” “Ed è solo un timido anticipo di quello che potrà arrivare con il comparto a pieno regime: faremo rifiorire il settore, riqualificheremo i disoccupati e formeremo nuove professionalità tra i nostri giovani. Ci sarà lavoro sia per Livorno che per Piombino“.