Cronaca 12 Luglio 2017

Nuovi impianti sportivi, la proposta di Giannone

Il delegato provinciale del Coni sta lavorando con l’assessore Morini per individuare le aree e proporre i giusti strumenti urbanistici

 

Nuovi impianti sportivi, costruiti dai privati e destinati anche a un utilizzo pubblico. La questione è stata trattata in un recente convegno sul credito sportivo e riproposta a margine della presentazione ufficiale del torneo di basket “Streetball Livorno”.

Giovanni Giannone, delegato provinciale del Coni, ha ricordato che “molte strutture sportive della città sono ormai datate e spesso neppure omologabili per i vari campionati”. Di questi impianti, la gran parte sono palestre delle scuole, costruite in altra epoca e con una destinazione diversa da quella attuale.

Da qui la proposta “Insieme al Comune stiamo cercando di individuare delle aree dove privati o società interessate possano costruire un nuovo impianto, conforme alle normative e ai regolamenti di gara delle varie federazioni”. Il modello cui fa riferimento il delegato Coni è quello già sperimentato con successo a Torino e negli Stati Uniti, dove l’area sportiva non è solo un campo per giocare, ma una struttura in grado di generare un reddito che sostiene poi il rientro dell’investimento, la manutenzione e i successivi ammodernamenti. “Gli strumenti ci sono e il credito sportivo consente di avere la disponibilità di somme a tasso zero”.

Andrea Morini, l’assessore allo Sport, conferma l’interessamento del Comune: “Un terreno utile per costruire un impianto è stato individuato proprio davanti a Villa Corridi, ve ne sono altri in città. Stiamo pensando ad eventuali varianti in modo da rendere questi terreni appetibili per i privati. Ma – prosegue – vorremmo prima fare una quadro generale delle varie aree e delle modifiche urbanistiche, in modo da armonizzare i vari bisogni sportivi e l’incontro con i servizi privati, ad esempio quelli di fisioterapia”. Il principale ostacolo al progetto è legato alle garanzie: un privato non può dare agevolmente a garanzia un edificio che insiste su un terreno pubblico e neppure il Comune può offrire garanzie fidejussorie su strutture private.