Il PD replica a Nogarin su Aamps: “confermiamo le cifre”
“Rifiuti: confermiamo le cifre, ma disponibili al confronto se sulle sfide del futuro,
L’intenzione del PD non era quella di discutere dei costi della procedura di concordato
Sono note infatti le cifre.
Se, come è stato affermato su Facebook da Nogarin, i costi sostenuti per il primo anno ammontano a circa 250 mila euro e, sempre per il primo anno, sono stati messi in preventivo circa 500 mila euro, è anche vero che su tutti i documenti ufficiali – pag. 2 del decreto del Tribunale, pag. 18,23 e 24 della Relazione semestrale del Commissario Giudiziale Serini, e della pag.37 del Piano di Concordato- il “costo presuntivo globale previsto per 5 anni per la procedura” è stimato in 950 mila euro
Soldi dei cittadini che dovranno essere sborsati prima di pagare le aziende e le banche creditrici.
Non capiamo quindi perché fare, come al solito, polemica politica sui numeri.
Le risposte che aspettavamo erano altre.
Ad esempio perché irrigidirsi sul voler estendere il Porta a Porta in tutta la città quando sono noti gli alti costi?
Perchè, si è privatizzato, e si vuol continuare a privatizzare i “servizi core”, mentre si era promesso in campagna elettorale – e ad inizio mandato – di voler internalizzare i lavoratori degli appalti?
Perché si tace sul demansionamento del personale AAMPS?
Perché si tace sul Piano Tecnico Finanziario, che a pag.14 prevede di bruciare 53.000 tonnellate/anno di rifiuti “da Terzi” da qui al 2021 e probabilmente anche oltre?
Perché non si dice niente sui rifiuti speciali, che sono 4 volte maggiori di quelli urbani?
Perchè non si afferma che solo la tariffa puntuale riuscirà a diminuire il costo medio pro capite per cittadino della Tari?
Sarebbe bastato dare un’occhiata allle 15 righe del comunicato stampa Rapporto Rifiuti dell’Ispra del 2017. Si sarebbe scoperto che in italia in dieci anni la raccolta differenziata è passata dal 25,8% del 2006 al 52,5% e che sta marciando, anche se con ritardo, verso l’obiettivo europeo del 65%.
E questo, indipendentemente dal sistema di raccolta e dalla presenza dei 5 stelle che, come è noto, governano solo poche decine di comuni, a fronte dei quasi 8000 del Paese .
Ai cittadini non servono salvatori del mondo, ma solo servizi efficienti. E l’efficienza dipende sicuramente anche da economie di scala e corretti investimenti che, per i rifiuti, possono essere ottenute soltanto in una dimensione di Ambito Ottimale sovra comunale.
E’ su questi temi che occorre spostare la discussione se vogliamo parlare concretamente di politica.
Il PD è disponibile al confronto, purché questo sia sulle sfide che ci presenta il futuro, è imprescindibile lavorare per scrivere pagine nuove consegnando definitivamente al passato quello che è del passato”.
Il Responsabile Ambiente del PD comunale, Renato Gangemi