A Piombino si pensa a lavoro e crociere, ma a Livorno i bacini sono ancora fermi
E’ di queste ore, se non l’inaugurazione, almeno la presentazione ufficiale della nuova banchina crociere di Piombino. Non si tratta ancora di grandi numeri: le navi arrivate quest’estate nello scalo situato a un’ora dall’Elba sono state solamente 4. Le potenzialità ci sono comunque tutte: la banchina è lunga oltre 400 metri e consente di accogliere una nave top di gamma (362 metri), oppure più realisticamente, due navi da 200 metri (quelle più piccole che offrono le crociere più esclusive e meno vincolate sui tempi).
Mentre ancora nulla si sa sull’assegnazione definitiva della Porto Livorno 2000 (sono arrivate le certificazioni antimafia ma la commissione gare pare non si sia ancora riunita), colpisce la disparità di passo.
L’Autorità di Sistema ieri ha reso pubblico il video sulla nuova banchina di Piombino e ha incontrato il console americano, ma tace ancora sulla situazione gara bacini. L’estate è trascorsa e pure il mese di settembre. Nonostante le aspettative di molti lavoratori disoccupati (che mese dopo mese erodono le loro riserve e i mesi disponibili per la mobilità) il relitto della nave Urania è ancora al suo posto, la gara per l’assegnazione dei bacini è ancora ferma e non c’è alcuna comunicazione ufficiale sui tempi di rimozione della nave e sulla modalità di riparazione del bacino galleggiante. Nei giorni scorsi Vertenza Livorno, il comitato che riunisce i disoccupati della metalmeccanica e dell’automotive, aveva presentato una lettera indirizzata al presidente dell’Autorità di Sistema Stefano Corsini. In settimana prossima ai rappresentanti del Comitato dovrebbe essere comunicata la data dell’incontro col presidente per fare il punto della situazione.