Cronaca 10 Febbraio 2024

Polemica su inceneritore e Salvetti, Rifiuti zero: “ecco le prove”

Polemica su inceneritore e Salvetti, Rifiuti zero: "ecco le prove"Livorno 10 febbraio 2024 – Polemica su inceneritore e Salvetti, Rifiuti zero: “ecco le prove”

Rifiuti zero replica a quanto affermato dal sindaco Luca Salvetti alle loro accuse sull’inceneritore pubblicate ieri (Lotta sull’Inceneritore: Accuse e Risposta tra Rifiuti Zero e Sindaco Salvetti)

Questa la replica:

“Smascherato dal verbale, Salvetti cerca di buttarla in caciara, ma ecco le prove”

“Non si è fatta attendere la presunta smentita del sindaco di Livorno al nostro comunicato di ieri.

Ce lo aspettavamo e ci eravamo preparati a pubblicare direttamente il verbale della riunione regionale a cui ha partecipato.

Salvetti ci accusa addirittura di essere in malafede e intellettualmente disonesti
Secondo il sindaco, sarebbe stato lui a garantire la massima tutela ambientale, chiedendo un abbassamento dei limiti di emissione degli ossidi di azoto (nox).
Non è così.

Come potete leggere nel verbale (foto 2), la Regione chiede espressamente al Comune se la sua richiesta di mettere in atto “le migliori tecnologie disponibili sul mercato” debba intendersi come un diniego all’autorizzazione chiesta da Aamps, visto che il progetto “non prevede l’installazione della tecnica di riduzione catalitica selettiva”, che è appunto la migliore tecnologia disponibile sul mercato.

Il Comune risponde candidamente che, a dispetto della richiesta iniziale, non pretende più le migliore tecnologie disponibili, ma si accontenta del sistema alternativo delle “maniche filtranti catalitiche”, con un limite di emissione di 150 mg/Nm3.

Peccato che queste maniche filtranti al momento non garantiscono niente, perché come riporta il verbale (foto 3) “in Italia nessun impianto di incenerimento è dotato di tale tecnologia”, perciò è necessario “valutare le performance di questa soluzione” attraverso un “periodo di sperimentazione”.

In sostanza, i livornesi devono fare da cavie per sperimentare una tecnologia mai applicata prima in Italia, che non c’entra niente con le “migliori tecnologie disponibili” che il Comune aveva chiesto in un primo momento.

Quanto alla richiesta di chiudere l’inceneritore entro il 2027, si legge chiaramente nel verbale che la Regione ha praticamente riso in faccia al Comune (foto 4) precisando che la legge impone un’autorizzazione minima di 10 anni (l’art. 29 octies riportato dice proprio questo) e che qualsiasi richiesta di chiusura anticipata “esula dal presente procedimento”.

Ecco allora che Salvetti nel rispondere al nostro comunicato si arrampica sugli specchi, citando “osservazioni” presentate sul piano regionale dei rifiuti e presunti “noleggi” per la manutenzione, anziché acquisti (“per quanto possibile”), per tentare di dimostrare la volontà di chiudere davvero l’inceneritore dopo pochi mesi dalla conclusione di lavori che costerebbero alla collettività decine di milioni di euro.

Senza contare che nel 2028, secondo Salvetti, entrerà in funzione “l’ossicombustore di Peccioli”, che dovrebbe sostituire l’inceneritore di Livorno.

Ma il sindaco si dimentica che l’unico prototipo sperimentale esistente dell’ossicombustore è stato chiuso dalla magistratura l’anno scorso, perché a quanto pare si è rivelato un fiasco totale.

Salvetti conclude la sua difesa citando “ricerche di mercato” (quali ricerche?) che avrebbero concluso che senza l’inceneritore di Livorno i rifiuti dovrebbero addirittura essere spediti in Olanda!

Visto che l’impianto da due mesi è fermo per i soliti guasti e rimarrà chiuso ancora per un po’, è meglio che Salvetti si faccia una girata su uno dei camion che stanno portando i nostri rifiuti agli impianti di trattamento alternativi: si accorgerà che non si fermeranno dopo 1.400 km, una volta arrivati in Olanda, ma dopo aver percorso solo 50 km, cioè all’impianto TMB di Retiambiente in Versilia, dove da anni vengono trattati i rifiuti durante le fermate dell’inceneritore di Livorno, a costi inferiori, senza avvelenare l’aria e senza mandare i camion con le scorie dell’inceneritore in Lombardia.

C’è dunque malafede e disonestà intellettuale nelle parole del sindaco? Ci auguriamo di no, ma resterebbe comunque in piedi l’ipotesi, altrettanto preoccupante, di una manifesta incapacità di amministrare e tutelare la nostra città.

Qui le foto del verbale:
https://www.facebook.com/photo?fbid=698629755756165&set=pcb.698645399087934

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