Polizia antisommossa e vigili del fuoco per uno striscione
Contestato intervento in mezzo agli spettatori di Effetto Venezia, bambini inclusi. E’ questa la priorità della Prefettura? (che rimane in silenzio su parcheggiatori e sicurezza urbana)
Uno striscione esposto sull’edificio occupato del “Refugio” in Venezia è stato rimosso ieri sera da una ventina di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa, subito seguiti dai vigili del fuoco che sono saliti a toglierlo dalla parete del palazzo.
Questa la scritta sullo striscione: “L’unica sicurezza è quella sociale, un lavoro e una casa dove stare. Attaccate poveri e migranti per coprire le vostre colpe, Il vero nemico siete voi e non chi fugge dalla fame e dalle bombe. Minniti boia”
Le forze dell’ordine hanno fatto da scudo ai vigili del fuoco, che con scale e autoscala hanno tolto lo striscione, ma non sono riusciti a sequestrarlo perchè gli è stato tolto di mano dai frequentatori del centro il Refugio.
Vi sono stati minuti di forte tensione tra gli autonomi e la polizia schierata in assetto anti sommossa. A suscitare perplessità il fatto che l’intervento è avvenuto in massa e a pochi centimetri da famiglie, donne e bambini che passavano una tranquilla serata all’inaugurazione di Effetto Venezia. Il buon senso è comunque prevalso e non ci sono stati scontri.
Queste alcune delle frasi pronunciate, così come risultano dai video che trovate in altra pagina: “Ci sono i bambini e le donne cosa fate andate via!” “Nemmeno in turchia fanno queste cose qui. Questa è la libertà d’espressione che c’è in Italia in questo momento, sono venuti per uno striscione con la celere, siamo a livorno nel 2017. La politica parla della Turchia, degli altri paesi dicendo che siamo migliori di loro, ecco cosa succede in italia nel 2017, celere per togliere uno striscione, bravissimi così si fa, questa è la libertà che c’è nel nostro paese”.. “Questa è la libertà che c’è nel nostro paese, la libertà di espressione nel nostro paese, qui c’è pieno di persone, ci sono bimbi piccini, ci sono anziani, ci sono persone che stanno venendo qui per mangiare, per bere qualcosa, e questi vorrebbero caricare per prendere uno striscione. Non è bastato l’esempio di torino quando hanno mandato la celere alla gente che beveva e stava facendo l’aperitivo, ecco oggi qui a effetto venezia questa è la vera libertà che c’è nel nostro paese. questi sono gli effetti del decreto minniti sulla sicurezza, complimenti”.
Colpisce infine la sproporzione tra l’immediatezza e la sinergia di questo intervento e altri fenomeni totalmente ignorati in città. Per togliere uno striscione le autorità (tra cui molto probabilmente la Prefettura) hanno mandato una squadra in assetto antisommossa a pochi metri da famiglie e bambini. In altre zone della città, nonostante la richiesta del Comune, i parcheggiatori abusivi dilagano, per non parlare di situazioni di criminalità diffusa, almeno apparentemente non affrontate in maniera straordinaria e lasciate in mano alle poche pattuglie di turno.