Porto, presidio lavoratori Seatrag in AP, USB incontra Guerrieri
Livorno 29 marzo 2021 – Porto: presidio lavoratori Seatrag in AP, USB incontra Guerrieri. Il resoconto del sindacato
“Alle 10, i lavoratori portuali della Seatrag, sostenuti dai loro colleghi di ALP; SDT e UNIPORT, hanno manifestato di fronte all’Autorità Portuale in vista dello sciopero programmato per l’otto aprile.
Le motivazioni dello stato di agitazione sono nel precedente comunicato che abbiamo pubblicato.
L’assenza di bagni e spogliatoi per buona parte dei dipendenti (assenza che si trascina ormai da anni), i carichi di lavoro e la turnistica che costringe alcuni dipendenti a svolgere il proprio lavoro solo nei turni notturni con conseguente aumento delle criticità su salute e sicurezza e il rinnovo dell’integrativo aziendale.
Una delegazione è stata ricevuta dal nuovo Presidente Luciano Guerrieri e dal segretario generale.
Un incontro molto importante nel quale abbiamo affrontato queste problematiche, in particolare i primi due punti, cogliendo anche l’occasione per esporre la posizione del nostro sindacato su temi generali.
Abbiamo chiesto al Presidente di convocare anche l’azienda in modo da ottenere un riscontro e nei prossimi giorni prenderemo nuovamente contatti con l’Autorità Portuale.
Al momento sappiamo che, per quanto riguarda gli spogliatoi, è stata presentata, finalmente, la richiesta di autorizzazione agli uffici preposti.
Abbiamo colto l’occasione anche per denunciare la totale assenza di regole e controlli per quanto riguarda il settore della logistica.
Ditte e cooperative che prendono appalti senza applicare i contratti nazionali di settore, (dove ci sono lavoratori che entrano nei varchi doganali con il contratto delle pulizie o multiservizi)
Una guerra a ribasso i cui effetti li stanno pagando solo i lavoratori.
Se è vero che dobbiamo pensare al “porto del futuro” e dobbiamo fare “sistema” allora:
le imprese che operano nelle aree portuali devono rispettare le leggi e le regole vigenti.
Ringraziamo il Presidente Guerrieri per la disponibilità ma soprattutto ringraziamo i lavoratori e le lavoratrici presenti al presidio.
Fin dall’inizio del nostro percorso sindacale nel porto abbiamo affermato di voler affrontare le problematiche tutti uniti al di là dell’appartenenza ad una società piuttosto che ad un’altra.
Se oggi siamo sotto attacco è perchè ci siamo fatti dividere e abbiamo perso la capacità di muoverci come come un corpo unico”.
USB Livorno