Attualità 24 Luglio 2024

Potenti sempre nella bufera, Mattarella ironizza: “Spero si possa ancora dire sindaca”

Potenti sempre nella bufera, Mattarella ironizza: "Spero si possa ancora dire sindaca"

Livorno 24 luglio 2024 – Potenti sempre nella bufera, Mattarella ironizza: “Spero si possa ancora dire sindaca”

Proposta di Legge Contro il Femminile: Mattarella Ironizza 

Continua a suscitare polemiche la proposta di legge del senatore livornese Manfredi Potenti, che prevede il divieto dell’uso del femminile nelle pubbliche amministrazioni e multe fino a 5mila euro per chi non si adegua. Questa proposta mira a vietare l’uso di termini come “sindaca” e “assessora”, che sono entrati nell’uso comune per indicare le versioni femminili di ruoli amministrativi.

Il disegno di legge ha ricevuto critiche e derisioni non solo dal pubblico e dai media, ma anche all’interno della stessa Lega, il partito di Potenti.

I vertici della Lega hanno sconfessato la proposta, dichiarando che si tratta di un’iniziativa personale del senatore che non rispecchia la linea del partito. Hanno inoltre richiesto il ritiro immediato del disegno di legge, prendendo le distanze dalle idee espresse da Potenti.

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ironizzato sulla proposta di Potenti durante la tradizionale cerimonia del Ventaglio al Quirinale.

Citando l’attentato all’ex sindaca di Berlino, Franziska Giffey, Mattarella ha espresso il suo sconcerto riguardo alla proposta del senatore leghista, aggiungendo con sarcasmo: “Spero che si possa ancora dire sindaca”.

Le parole di Mattarella non solo mettono in luce l’assurdità della proposta di legge, ma evidenziano anche una “disconnessione” con la realtà contemporanea, dove il linguaggio inclusivo e rispettoso delle identità di genere è sempre più riconosciuto e accettato.

La proposta di Potenti appare quindi anacronistica e fuori dal tempo, attirando su di sé non solo il biasimo della società civile, ma anche la disapprovazione delle stesse fila leghiste.

 

Questo episodio potrebbe gettare ulteriori ombre sulla politica della Lega a Livorno, già in difficoltà dopo il fallimento alle ultime elezioni amministrative. Il senatore Potenti, rappresentante del territorio livornese, sembra proporre disegni di legge che non solo non rispettano le linee del suo partito, ma che rischiano di alienare ulteriormente i cittadini, che chiedono politiche più inclusive e moderne.

La proposta di legge sul divieto del femminile nelle pubbliche amministrazioni non solo è stata derisa dal Presidente della Repubblica, ma è anche un esempio di come certe iniziative possano essere controproducenti e dannose per l’immagine e la credibilità di un partito politico.

La speranza è che questo episodio possa servire da lezione, portando a una maggiore attenzione e sensibilità nel formulare leggi che abbiano un reale beneficio per la società.

Potenti sempre nella bufera, Mattarella ironizza: “Spero si possa ancora dire sindaca”

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