Comune di Livorno 8 Maggio 2022

Procedura di mobilità alla Polizia Municipale, l’Amministrazione comunale replica alla Uil FPL

polizia municipaleLivorno, 8 maggio 2022

Procedura di mobilità alla Polizia Municipale, l’Amministrazione comunale risponde

“C’è un punto sul quale l’Amministrazione e la UIL sono d’accordo in questa vicenda: serve un regolamento per le mobilità interne.

Regolamento che non c’è  mai stato nel comune di Livorno e che è stato inserito per la prima volta negli obiettivi dell’Assessorato al personale in questa consiliatura, con una scadenza temporale a dicembre 2022.

La mancanza del regolamento ha fatto sì che nel tempo e sotto la direzione di tanti dirigenti le prassi si sostituissero alle norme, con evidente buona pace di tanti, che solo ora, dopo anni, si pongono il problema promuovendo uno stato di agitazione ad personam e sovraesponendo una agente della PM, oltre che dipingendo la distorta immagine di una Polizia Municipale nel caos.

Nel caso specifico le procedure sono state puntualmente eseguite dalla Comandante Annalisa Maritan, che in un provvedimento di riorganizzazione interna e nell’attesa dei nuovi ingressi di personale, ha spostato undici agenti tra i vari uffici, arrivando al complessivo numero di quarantotto tra mobilità interne ed assegnazioni agli uffici, tutte eseguite con le stesse modalità e con le tempistiche anche inferiori, adeguate alle esigenze, ma solo questa ha destato lo sconcerto della UIL, questa che è stata fatta con undici giorni di preavviso e non dalla mattina alla sera, come dichiarato dal Sindacato.

Nei primi tavoli di raffreddamento interno l’impegno dell’Amministrazione, condiviso con la Comandante cui spettano in qualità di dirigente le decisioni in tema organizzativo, è stato quello legato alla convinzione che non vi sia alcuna preclusione al trasferimento della dipendente nell’ufficio interno di provenienza, ma che l’operazione vada considerata nel contesto organizzativo una volta che si saranno perfezionate le assunzioni.

Impegno che è stato ribadito davanti al Prefetto nell’incontro di giovedì scorso, al quale si è aggiunta la convocazione del tavolo di delegazione trattante per avviare il confronto sui criteri della mobilità, perché questo prevede la norma, non certo che ogni misura organizzativa debba compiersi previa assenso dell’organizzazione sindacale.

L’Amministrazione non accetta ingerenze su materie che non siano oggetto di confronto secondo il contratto nazionale, a tutela e garanzia di tutto il personale; il dialogo con le organizzazioni sindacali e le RSU è sempre stato aperto sui più vari temi e si è sempre svolto nel rispetto dei ruoli, pur nelle diversità di opinioni che talvolta ci sono state. Il dialogo ha sempre consentito il superamento dei conflitti e il miglioramento del clima aziendale.

Obiettivi che, ci auguriamo, restino prioritari anche per la UIL FPL, che in questa vicenda non ha dimostrato serenità di giudizio e l’obbiettività anche nel valutare l’esito del tavolo di raffreddamento che in passato l’ha sempre contraddistinta”.

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