Cronaca 7 Giugno 2020

Questione rimorchio navale, polemica interna sul fronte sindacale

rimorchiatore corradoLivorno, 7 giugno 2020 – In una nota ufficiale inerente la questione della temporanea riduzione del servizio di rimorchio portuale, si registra un distinguo sul fronte sindacale. Nello specifico, come si evince dalla nota che segue, Fit Cisl prende le distanze da Filt CGil.

“A seguito del provvedimento del 27 maggio a firma del Dott. Coletta con il quale il Mit ha concesso ai Comandi delle Capitanerie di porto la possibilità di riorganizzazione dei servizi di rimorchio delle navi in base al calo dei traffici a causa dell’emergenza coronavirus, – si legge nella nota delle segreterie territoriali Fit/Cisl Uiltrasporti di Livorno –  prontamente e unitariamente come parte sindacale abbiamo provveduto a denunciare il nostro mancato preventivo coinvolgimento, oltre che criticato l’atto sia nel merito che nel metodo.

Nell’annunciare “l’assoluta e immediata intenzione di richiedere un confronto, in primis al MIT”, nel giro di poche ore, la questione è stata oggetto di attenta valutazione in sede sindacale nazionale, e con il rilascio di una nota congiunta è stato chiesto un immediato intervento della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti volto a sospendere gli effetti della Circolare del 27 maggio 2020.

Fin da subito è stata palese la rilevanza ed i rischi sottesi al provvedimento del MIT e per questo, abbiamo ritenuto di affrontare con un fronte comune e direttamente in sede nazionale le possibili ripercussioni sui lavoratori.

Per questo, forti dell’unitarietà confermata sia a livello locale con la sottoscrizione di un verbale sottoscritto in azienda, che a livello nazionale, dove si è ulteriormente rafforzata la critica al provvedimento del MIT,

riteniamo le ultime dichiarazioni rilasciate dalla Filt Cgil di Livorno, superflue.

 

Sebbene si apprezzi la buona intenzione della Filt-Cgil locale, ed i contenuti del comunicato, auspichiamo un ritorno nei ranghi in un argomento che non può rimanere gestita a livello locale. Tutto ciò rischierebbe di inficiare gli sforzi e le iniziative comuni già intraprese, su un argomento che coinvolge l’intero territorio nazionale e che può essere gestito solo in completa concordanza dei tempi e dei luoghi del confronto”.