Rete 5G, prosegue il dibattito sulla sicurezza
Livorno 16 dicembre 2019 – Il comitato “5G? No Grazie” dopo aver già espresso alcune posizioni, prosegue a commentare l’articolo web di Port News un articolo “Il 5G fa male? Sfatiamo i falsi miti”:
“Nell’articolo si legge che “La linee guida di ICNIRP sostengono che si debba superare valori compresi tra 28 e 61 V/m di esposizione”.
Non si dice che ICNIRP è un’associazione privata, che ha dato delle indicazioni (sui limiti di esposizione) oggetto di critiche da parte del mondo scientifico.
Molte nazioni, per fortuna, non le hanno seguite. Un ente pubblico, come un’Autorità Portuale, dovrebbe fare riferimento ad enti indipendenti che hanno a cuore la salute dei cittadini.
Aggiungiamo che il valore espositivo di sicurezza è stimato in 0,6 V/m (F. Marinelli, dicembre 2017) e i vincoli italiani, cosiddetti “più stringenti”, sono già 10 volte superiori”.
L’intervista al dottor Fiorenzo Martinelli
“Non rassicura – prosegue il Comitato – sapere che le cosiddette onde millimetriche verranno utilizzate in un secondo tempo, perché comunque l’esposizione aumenterebbe anche con le frequenze attuali, altrettanto nocive. Infatti il 5G prevede un aumento del numero delle onde utilizzate per ogni comunicazione.
Per fortuna nell’articolo c’è una dichiarazione esplicita: l’esposizione pre-5G viene considerata bassa, ma non dice quanto sarà quella con il 5G. Con l’aumento delle antenne e della banda di connessione, l’esposizione aumenterà sia per chi usa il cellulare, sia per chi abita nelle zone servite dal 5G.
È vero che all’interno di un edificio il campo elettromagnetico emesso da stazioni base 5G si riduce. Non si dice però che l’utilizzo dei cellulari in ambienti chiusi (anche in auto) aumenta l’esposizione in quanto l’antenna, per superare gli ostacoli, incrementa la potenza. Quindi ci sarà un aumento, certamente non ci saranno riduzioni”.
Comitato “5G? No, grazie!”, Linda Valenti