Sezione elettrica del bacino in muratura: “Non c’è più niente. Solo una stanza vuota con i cavi in rame sfilati o recisi” (Video)
La testimonianza di Massimo Netti. Otto milioni di danni ai beni demaniali (che si trovano in area presidiata) per i quali si attende una presa di posizione delle Autorità
Livorno – Smantellamento del bacino di carenaggio in muratura, sfilamento e sparizione di centinaia di metri di cavi in rame da 15mila volt e sparizione di oltre 40 armadi elettrici da oltre 200 chili ciascuno. “Il tutto avvenuto in un’area chiusa presidiata da Azimut Benetti. Un danno da almeno otto milioni di euro su cui le Autorità devono dare delle risposte, dal momento che tutti questi beni demaniali (cavi e armadi) erano presenti nel 2009 come indicano le relazioni tecniche di gara“. Massimo Netti (Jobson Group) ci racconta cosa ha visto nel corso del sopralluogo del comparto bacini svolto insieme all’Autorità di Sistema.
Netti parla anche di che cosa è accaduto alla banchina 76 e delle controversie tra Azimut Benetti e Autorità Portuale proprio sulla manutenzione del bacino in muratura, aggiungendo: “Abbiamo chiesto il provvedimento n. 42/2012 all’Autorità di Sistema, ma non ce lo hanno voluto dare”.