Sicurezza, Prospettiva Livorno: “non ci vuole l’esercito. Meno penale, puntare su prevenzione e sociale”
Livorno 8 ottobre 2023 – Sicurezza, Prospettiva Livorno: “non ci vuole l’esercito. Meno penale, puntare su prevenzione e sociale”
Le dichiarazioni e le indicazioni politiche di Prospettiva Livorno all’indomani dell’annuncio dell’esercito in città:
“CRIMINALITÀ: DALLA MERA PERCEZIONE ALLA RICHIESTA DELL’ESERCITO È UN’ATTIMO NELLA LIVORNO DELLE FAVOLE RACCONTATE AI CITTADINI, UNA SVOLTA A DESTRA DEL PD CHE PREOCCUPA.
“Spero che le richieste al Ministero abbia velocemente una risposta positiva e che le nuove pattuglie operino già dalle prossime settimane in modo da soddisfare le richieste dei cittadini livornesi di maggior presenza nei quartieri e nelle due o tre zone più critiche.”
Era doveroso aprire questo nostro intervento con le parole del Sindaco Salvetti che; dopo oltre 4 anni di derubricazione (è solo mera percezione il suo mantra narrato ai livornesi fino ad oggi) della crescente criminalità in città; si rende conto improvvisamente che “ci vuole l’esercito”.
Il caso vuole che lo faccia a pochi mesi dalle prossime elezioni comunali (e che caso…). Meglio tardi che mai certo, anche perché (altro caso…) questo sarà uno degli argomenti determinanti della prossima campagna elettorale.
Il problema è che queste sue dichiarazioni che evidenziano un fallimento di questa amministrazione su questo importante fronte, denotano un’ammicco alla destra di tutto il Pd che lo sta sostenendo e che lo ha ricandidato.
La sicurezza è uno dei temi portanti del nostro agire e noi, lo diciamo subito;
non siamo quelli del “ci vuole l’esercito”, ma siamo quelli della “Livorno Sicura” puntando più sulla prevenzione, sul sociale e meno sul penale.
Con gli interventi “spot” (tipo quelli dell’esercito in questo caso o quelli delle feste a go go), il problema si sposta, ma poi ritorna.
Noi puntiamo a valorizzare in primi la nostra Polizia Municipale (che peraltro si trova in pesante e drammatico deficit di organico), puntando su interventi strutturali e strutturati, e non su una città in “stato d’assedio”.