Cronaca 18 Gennaio 2018

Zannotti (Cgil) fa il punto su lavoro, sviluppo, bacini e sanità

LivornoPress ha incontrato il Segretario Generale della Cgil Fabrizio Zannotti per fare il punto su lavoro, sviluppo dell’economia e altri aspetti della vita cittadina, inclusa la sanità.

Che contesto economico vede per Livorno?

Da un po’ stiamo evidenziando una serie di criticità del territorio. La crisi locale, inquadrandola in tempi recenti inizia con Delphi e Giolfo & Calcagno. Nel 2015 è stato firmato l’accordo di programma e Livorno rientra ora tra le aree di crisi complessa. Questa circostanza ha consentito le deroghe sugli ammortizzatori sociali evitando a molti di perdere la mobilità“..

Cosa manca alla nostra economia?

Ci troviamo in un territorio che non fa sistema e ragiona prevalentemente per comuni. È tempo invece di ragionare nell’ottica di un’area metropolitana tra Pisa e Livorno che farebbe così asse con quella di Firenze. Gli studi ci dicono che le aree metropolitane attraggono finanziamenti.  In questa macro-area  avremmo porto, interporto, aeroporto, componentistica e industria (Piaggio). Abbiamo la possibilità di collegare finalmente l’aeroporto con le crociere di testa, facendo lavorare gli hotel della costa. Per far questo serve sinergia e un abbattimento dei confini“..

 La Cgil che ruolo può avere ?
Il ruolo principale spetta alle istituzioni, per la natura degli accordi da stipulare. Noi, come sindacato, possiamo mettere le competenze e le conoscenze che vengono dai lavoratori. Ad esempio, stiamo cercando di agire sulla componentistica, sul turismo e sulla nautica. Ci sono idee e modelli che si possono applicare alle nostre realtà con benefici immediati: all’Expo di Milano c’era una sezione dove si potevano assaggiare i vini e una convenzione con le Poste che consentiva di inviarli dovunque nel mondo. Questa è una idea che si applica benissimo alla nostra tipologia di turista crocierista, il quale non può certo appesantire il bagaglio. Ma sul fronte del turismo locale si potrebbe pensare a una “Strada amaranto” che collega stazione, fossi, fortezze, negozi,  connotata magari anche da un punto di vista visivo. Sul fronte della nautica c’è la possibilità di sviluppare filiere interessanti come la conversione a gnl dei motori marini. Se c’è interesse si potrebbero ritagliare spazi in altre aree della Darsena Europa“..
Qual è la posizione della Cgil sul Comparto Bacini?
 “Nel nostro piano del lavoro si dice chiaramente che la gara dei bacini deve essere portata a termine prima possibile e deve essere valorizzato chi dà più garanzia di lavoro. Se c’è mercato e la lavorazione è compatibile con l’area, è dovere della politica far dialogare i soggetti in campo. Del resto si parla di gestione, non di proprietà. Noi siamo per il lavoro. Elettricisti, saldatori e verniciatori possono essere utili sia per Benetti che per l’Ati. Ma qui nessuno dice di che professionalità c’è bisogno e quindi a gara completata si rischia che le persone non siano qualificate. Per questo motivo cercavamo fondi per far formare i disoccupati. E rispetto al comparto bacini servirebbe un tavolo preventivo per l’individuazione delle professionalità, altrimenti è normale che le ditte vengano da fuori“..
C’è chi si lamenta che il cantiere a Livorno lavori esternalizzando troppo..
L’esternalizzazione è un sistema, con le sue potenzialità e i suoi limiti. Mi rendo conto che nella cantieristica serva un sistema flessibile. Le ditte possono cambiare, ma i lavoratori devono essere in grado di passare da una azienda all’altra e una adeguata formazione serve per dar loro potere contrattuale. Una cosa però servirebbe in cantiere: Azimut Benetti dovrebbe munirsi della SA8000, la certificazione etica di impresa, magari da estendere a tutto il settore“.
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Come è cambiato il lavoro sindacale?
Cito una frase di Antonio Pizzinato: ‘anche il mondo del lavoro si sta evolvendo’ . Prima i lavoratori si potevano intercettare tutti e facilmente: bastava mettersi ai cancelli al cambio turno. Adesso li intercetti quando si rivolgono a te; questo perché non possiamo sempre entrare nelle aziende. Siamo di fronte a un mercato dove il lavoro è fortemente precarizzato e frammentato“..
Sui problemi al sostegno al reddito avevate avuto un incontro a Roma in Parlamento prima della “Finanziaria”. Come è andata a finire?

Siamo delusi dal Governo. Dalla legge di bilancio è uscito un puro sostegno al lavoro nero. In finanziaria lo hanno peggiorato: non più un anno ma sei mesi di copertura. Un provvedimento capestro e disincentivante. Avevamo avuto un incontro con l’on. Damiano e avevamo scritto gli emendamenti da inserire:  non solo non sono stati presi in considerazione, ma c’è stato pure un peggioramento delle condizioni precedenti“.

E i famosi  500 euro?
Sono, o meglio sarebbero, uno strumento della Regione Toscana, inteso come bonus mensile legato alla formazione. 500 euro per sei mesi, in modo da sostenere la formazione. Misura insufficiente ma apprezziamo. Il problema è che non ci sono le linee guida: il sistema non è quindi operativo e non è chiaro chi siano i destinatari.  Dovrebbe andare a chi non ha sostegno al reddito, ma queste linee guida erano state annunciate per marzo 2017 e non si vedono ancora“..
A proposito di sanità, nel recente incontro organizzato dal Vescovo aveva parlato del nuovo ospedale…
Siamo preoccupati da un fatto. Il sistema è in ritardo sul servizio che dovrebbe offrire. Da anni chiediamo le case della salute e siamo preoccupati per la struttura dell’ospedale di Livorno che pur con ottimi medici e infermieri spinge l’utenza  a Cisanello.  Serve un intervento strutturale. Non ci interessa il dove ma il nuovo ospedale va fatto. Servono anche strumenti di mobilità adeguati“..
Basta veti incrociati e lavorare per il bene del territorio, quindi..
Livorno ha molte potenzialità. La sinergia tra tutti e la volontà di “rimboccarsi le maniche” sono l’unica speranza per un territorio che non si puo permetere di andare in corto circuito istituzionale“.