Licenziamento sindacalista USB, PCI: “Ancora una volta i diritti dei lavoratori calpestati e stracciati”
Livorno 7 ottobre 2020
Il PCI Livorno interviene sul licenziamento del sindacalista USB:
“Ancora una volta i diritti dei lavoratori e del mondo del lavoro calpestati, stracciati in nome e per conto di gestioni padronali senza scrupoli.
Quotidianamente assistiamo a prevaricazioni e atti contro i lavoratori da licenziamenti ingiusti dettati da logiche politiche insensate e ingiustificabili.
Non è possibile continuare così:
occorre una chiara e netta fase di lotta dura contro tutto questo a partire anche dalla sicurezza nei luoghi di lavoro; una guerra quotidiana che miete sempre più vittime.
Inoltre diventa impossibile per i lavoratori svolgere attività sindacali senza che siano presi di mira dalle ritorsioni dei padroni.
Occorre non solo esprimere solidarietà e vicinanza al lavoratore di AVR e sindacalista USB colpito da un provvedimento ingiusto emesso da un’azienda; ma poter costruire una nuova stagione di lotta contro questo sistema che quotidianamente si mostra per quello che è.
Un sistema disumano che precarizza e distrugge qualsiasi forma di umanità in tutti i settori della società.
Tale sistema attraverso appalti e subappalti, meccanismi di distruzione del tessuto sociale, dei diritti dei lavoratori, atti a creare una competizione e una produttività che si basa sulla depauperazione del costo del lavoro, sono strumenti in mano ai padroni con i quali si perpetua la lotta di classe, per questo cosi come espresso già varie volte, anche oggi come Partito Comunista Italiano siamo convinti che sia necessario reinternalizzare tutti i servizi pubblici e delle aziende partecipate, in particolare il servizio di spazzamento da parte di AAMPS”
Partito Comunista Italiano
Segreteria Provinciale Federazione di Livorno