Livorno non è solo la Terrazza: via dei Pelaghi grida rispetto, la discarica non dà tregua
Livorno 19 giugno 2025 Livorno non è solo la Terrazza: via dei Pelaghi grida rispetto, la discarica non dà tregua
È successo di nuovo, ed è ormai difficile trovare parole nuove per descrivere quello che accade ciclicamente in via dei Pelaghi. Lo scorso 30 maggio, l’area era stata completamente bonificata: rimossi tutti i rifiuti, riportato un minimo di decoro in una zona periferica da troppo tempo trascurata. Ma la tregua è durata pochissimo.
(Le foto della pulizia del 30 maggio)
Il 16 giugno, il parcheggio è tornato ad assumere l’aspetto di una discarica a cielo aperto. E solo tre giorni dopo, il 19 giugno, nuovi rifiuti di legno hanno iniziato a ricoprire l’area, in un cumulo che cresce giorno dopo giorno, segno che qualcuno continua indisturbato a scaricare materiale dove non dovrebbe. Un gesto incivile, reiterato, che sfida apertamente non solo le regole ma anche il rispetto per gli altri cittadini.
Sia chiaro: via dei Pelaghi non è la Terrazza Mascagni, e non pretende di esserlo. Non è un monumento storico, non è frequentata da migliaia di cittadini e turisti ogni giorno d’estate. Ma anche se quel parcheggio è in periferia, resta pur sempre territorio della città, parte del tessuto urbano, frequentato da residenti, lavoratori, persone che lì parcheggiano per necessità. Trattarla come una discarica abusiva significa dire a chi vi transita ogni giorno: qui non conta nulla.
Il sindaco Luca Salvetti ha fatto bene a usare toni duri contro chi lascia la Terrazza Mascagni in condizioni indecorose, come dichiarato in un recente video. È giusto e doveroso difendere il biglietto da visita della città, la sua immagine più famosa.
Ma la bellezza non può fermarsi solo dove passano i turisti. La dignità di una città si misura anche nei suoi angoli meno visibili, nelle sue periferie, nei suoi parcheggi.
La situazione di via dei Pelaghi ha ormai superato ogni limite di tollerabilità. Non si può pensare che basti una pulizia ogni tanto per rimediare a un problema che è strutturale, culturale e anche organizzativo. Serve controllo, serve deterrenza, serve educazione, serve (soprattutto) la volontà di dire una volta per tutte: basta.
I cittadini cominciano a sentirsi presi in giro. Perché se si ripulisce e il giorno dopo tutto torna come prima, allora è inevitabile pensare che l’abbandono sia parte del sistema. Se chi compie questi gesti non viene individuato, se non ci sono sanzioni visibili, se tutto scorre senza conseguenze, allora anche il senso civico rischia di evaporare.
Il degrado è ovunque, e non basta una bella inquadratura sulla Terrazza Mascagni per smacchiare Livorno. Serve coerenza. Serve rispetto per l’intera città. E serve, oggi più che mai, una manovra concreta per mettere la parola fine all’uso incivile di via dei Pelaghi come discarica.
Ora basta, davvero. È l’ora di finirla.