Cronaca 24 Settembre 2018

Scenari di Quartiere: 15mila euro spesi per la “comunicazione”

Il festival nel biennio 2018/2019 costerà 150mila euro (s)coperti dal Bando Periferie. 12mila euro l'anno per la direzione artistica

Scenari di quartiere, Teatri al calasole

Scenari di quartiere, Teatri al calasole

Si è concluso ieri in piazza Cavallotti, con lo spettacolo di Simone Cristicchi, il festival “Scenari di Quartiere“. Ma quanto è costato alla collettività questo progetto?

Prendiamo i dati ufficiali pubblicati sul sito del Comune, nell’archivio delle delibere di Giunta.

Il 24 luglio scorso, alla presenza anche dell’assessore alla Cultura Belais, viene approvata questa delibera, la 507. Nell’atto si legge che il direttore generale (Marco Leone) aveva richiesto la collaborazione dell’amministrazione per l’organizzazione dell’edizione 2018 di “Scenari di Quartiere”. Il festival è organizzato dalla Fondazione e prevede 11 spettacoli di teatro di narrazione dall’8 al 23 settembre. Rilevato “il carattere culturale del programma”, acquisito il parere favorevole dell’assessore e “Ritenuto, in relazione alla tematica trattata, che il Festival Scenari di Quartiere costituisca materia di competenza dell’Amministrazione Comunale”, si decide quindi di “collaborare all’organizzazione del Festival Scenari di Quartiere”. Cio avverrà “tramite la concessione del teatro di Villa Mimbelli per l’8 settembre 2017, il conseguente consumo di energia elettrica, l’uso dei servizi igienici, la messa a disposizione di circa 200 sedie di proprietà dell’Amministrazione Comunale e la promozione del festival sulla rete Civica” e che “competerà al soggetto organizzatore la presentazione delle domande per le autorizzazioni necessarie allo svolgimento della manifestazione”. L’ammontare della spesa in questa fase è di: 432 euro: ben poca cosa finora, perché tutto il resto è in capo al Goldoni.

Il giorno successivo, con la deliberazione n.533, i numeri cambiano e di molto. La “collaborazione” del giorno precedente diventa infatti una “Convenzione tra il Comune di Livorno e la Fondazione teatro della città di Livorno Carlo Goldoni per la realizzazione dell’intervento “arte e teatro nelle periferie“. L’intervento è (o meglio era) coperto dal programma per la “riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie (DPCM 25/06/2016) – finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il Comune di Livorno con complessivi € 17.827.530. Questo capitolo è noto come “Bando Periferie” ed è stato attualmente bloccato dal Governo.  Poco male, potremmo dire, visto che l’impegno del Comune è di 432 euro. No. Con la delibera 533 l’impegno sale a 150mila euro.

Questo è il testo della convenzione stipulata. Il Comune, grazie al Bando Periferie, affida al Goldoni il programma ” Scintille di culture nelle periferie”. Con la fornitura di 150mila euro il Goldoni si impegna anche al coordinamento della sicurezza, e su tutte le attività tecnico-amministrative necessarie per l’espletamento delle procedure di evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi.

Spostiamoci di qualche giorno (e non di 60, come si potrebbe pensare leggendo la convenzione). Il 2 agosto,  nella delibera n.545, appare scritto “visto lo schema di convenzione tra il Comune di Livorno e la Fondazione Teatro della Città  di Livorno Carlo Goldoni, approvato con delibera della Giunta Municipale n. 533 del 25.07.2018 per la realizzazione del progetto “Scenari di quartiere”. Strano, perché in quel testo (ma forse ci siamo confusi e se è così ci scusiamo in anticipo) non vi è alcun riferimento a Scenari di Quartiere. Anche qui poco conta, perché questa delibera sposa in maniera esplicita il progetto e se ne fa pieno carico specificando che il  “progetto in oggetto costituisca materia di competenza dell’Amministrazione Comunale, trattandosi di modalità indiretta o mediata per il soddisfacimento di interessi pubblici locali..”.

Vediamo questo progetto, allora, allegato tra gli atti della delibera 545. Il progetto, composto da due generiche paginette discorsive, si conclude con il preventivo di spesa di 150mila euro. Guardiamo insieme i numeri:

Su 80mila euro (interamente pagati dal Comune) solo 23mila sono per i compensi degli artisti. 12mila euro sono di direzione artistica, quindi dovrebbero andare – stando alle due paginette descrittive – a FB cui si dovrebbe sommare il cachet per il programma “Blocco 3” del 12 settembre. I rimborsi spese, vitto e alloggio sono oggettivamente bassi: 3700 euro. Cosa colpisce è il capitolo della “Comunicazione”: ben 15mila euro. Una cifra che supera l’implementazione tecnica e si avvicina molto alla somma dei compensi.

Sarebbe bene che il Comune e il Goldoni spiegassero in modo dettagliato se e come sono stati spesi i 15mila euro del capitolo Comunicazione: quanto in servizi e quanto in pubblicità. Da notare che la Fondazione già dispone di un ufficio stampa con almeno due addetti, assunti da anni e di chiara esperienza. I comunicati stampa di presentazione dei vari eventi arrivati in redazione provengono invece da una società di Firenze e non dal Goldoni. Rileva qui notare come questi 15mila euro sono una somma interamente proveniente da un ente pubblico e da un capitolo di riqualificazione periferie, non dall’apporto di privati o da partner che vengono dalla imprenditoria privata.

A fine mese il Comune dovrebbe anticipare gli 80mila euro al Goldoni, ma potrebbe esserci un problema se il bando Periferie è ancora bloccato:

Tra pochi giorni dovrebbe quindi partire il bonifico del Comune.