Realismo, disabilità, sport (e Quercianella): la visione di Arianna Paoletti (Livorno Civica per Salvetti)
Livorno, 6 giugno 2024 – Realismo nella organizzazione delle cose ma tolleranza zero sulle discriminazioni verso i più deboli, come disabili e anziani. E poi due amori particolari: lo sport (il basket) e la frazione di Quercianella.
Sono questi alcuni dei tratti salienti di Arianna Paoletti, candidata di spicco della lista Livorno Civica per Salvetti.
“Mi sono avvicinata al mondo della disabilità a 18 anni, a seguito di un incidente in moto” ci spiega Arianna “Da lì ho capito quanto fosse molto difficoltoso e doloroso trovarsi in certe situazioni che da adolescenti non si immaginano neppure“.
“Da quel momento ho fatto tantissimo volontariato: sulle ambulanze e aiutando nei compiti dei figli dei carcerati. Ho accompagnato i disabili nelle loro attività e aiutato nelle pratiche delle famiglie straniere col tribunale di Firenze”
“Nel 2006 è iniziato il percorso legato ai giovani”
“Sono entrata poi a far parte degli istruttori delle Misericordie d’Italia e ho fondato Famiglia Coraggio“.
Il caso di Famiglia Coraggio rispecchia bene le caratteristiche e la visione di Arianna. L’associazione si occupa di integrazione, abbattimento delle barriere e lotta agli stereotipi. Ma l’approccio usato è sempre stato diverso, con un taglio molto pratico e mirato sui destinatari.
Ad esempio, quando fu di spiegare l’importanza del rispetto delle regole della strada, Famiglia Coraggio ha portato negli istituti non solo le forze dell’ordine, ma anche gli “harleysti”. E, quando si è trattato di parlare di droga, oltre al personale sanitario, ha portato la testimonianza degli ex tossicodipendenti.
“Emozionare per mandare un messaggio – spiega Paoletti – Così è più facile cambiare alcune cose”.
La battaglia di Famiglia Coraggio (e la sua ibridazione metodologica) non solo sono riuscite a legare alla associazione una intera generazione di giocatori di basket, ma ha osato in settori prima sconosciuti.
E’ stata tra le promotrici delle sfilate di moda integrate. C’è una quota parte di merito di Arianna se qualche anno fa un brand internazionale della moda ha fatto sfilare per la prima volta un modello in carrozzina.
Chi conosce il basket conosce – almeno di vista – Arianna Paoletti. E chi ha a che fare con l’organizzazione delle partite sa bene che sulla presenza dei disabili alle partite non si scherza.
La crescita di Famiglia Coraggio e di altre attività connesse come – non ultimo – il palio del basket rispecchiano la visione realistica di come si debba far coincidere privati/appartenenza al sociale.
Gli eventi sportivi organizzati a solo fine sociale vedono sempre il sostegno di rilevanti sponsor privati/aziendali.
Il tema dell’abbattimento delle barriere si è poi esteso a tematiche come gli stereotipi di genere. Anche in questo caso Famiglia Coraggio ha saputo attirare l’interesse degli imprenditori di Crossover e persino un service club come Lions in uno spettacolo drag con un significato e contenuti molto importanti; e non in un circolo periferico, ma al Teatro Goldoni.
Da qui la decisione di candidarsi con Livorno Civica di Salvetti per portare avanti molte battaglie e per sviluppare alcuni progetti.
La storia di Arianna Paoletti è quella di una persona che non si è chiusa nella sua situazione, ma che – conoscendo per caso una realtà – l’ha fatta sua, senza mai arrendersi o scoraggiarsi davanti a situazioni consolidate. Scalino dopo scalino, Famiglia Coraggio è riuscita ad abbattere molte barriere, sia architettoniche che mentali, senza impantanarsi nella ideologia e coinvolgendo i giovani.
Nel programma di Arianna, come consigliere comunale, c’è il potenziamento dello sport (senza dimenticarne la inclusività), la valorizzazione degli sport all’aperto, il ruolo dello sport come mediatore sociale e una forte attenzione a tutte quelle componenti fragili della società affinché non vengano escluse dalle cose belle della vita quotidiana.
Paoletti ha recentemente presentato poi il suo progetto per Quercianella, destinato a migliorare l’accoglienza turistica di questo quartiere di Livorno, ma senza danneggiare la qualità della vita di chi vi abita.