Torre della Cigna, “Una regia perfetta, gestita con determinazione e diplomazia”
IL “MODELLO LIVORNO” DELLA RICOMPOSIZIONE DEI CONFLITTI SOCIALI
L’intervento di Casa Livorno e Futuro! sulla liberazione della Torre della Cigna:
“Una regia perfetta, quella dell’Amministrazione comunale livornese, gestita con determinazione e diplomazia
Un lungo lavoro di mediazione, il coinvolgimento di tutti gli attori necessari e il contributo fondamentale dei dipendenti comunali dell’Ufficio casa.
È questo che c’è alla base del risultato ottenuto dall’Amministrazione livornese e dall’assessore al Sociale Andrea Raspanti con la definitiva liberazione della Torre della Cigna.
Per Casa Livorno e Futuro! si tratta di un percorso che può essere definito storico
Storico perché conclusosi senza azioni di forza e la condivisione di tutti i passaggi con Prefetto, Questore, Presidente del Tribunale e sindacato Asia
Un segno che, in situazioni come queste, si possono pensare e mettere in atto strategie differenti da quelle coercitive, come da alcuni invece auspicato.
Insomma, un “modello Livorno” da poter prendere ad esempio e da replicare in situazioni simili.
D’altronde, che questa fosse la strada scelta dall’amministrazione Salvetti era chiaro dall’inizio.
Da quando, cioè, fu espressa la volontà di intraprendere un dialogo serrato con gli occupanti della Chiccaia e che portò, anche in quel caso, ad una liberazione spontanea dell’immobile.
Così, dopo venti mesi, Chiccaia e Torre della Cigna non sono più questioni aperte, ma chiuse nel migliore dei modi; non solo perché sono stati tenuti insieme legalità e giustizia sociale senza derogare al regolare scorrimento delle graduatorie ERP, ma anche e soprattutto perché non ci si è limitati a dare alloggio ai soli fragili, come prescrive la legge, ma a tutte le persone in situazione di necessità, con una soluzione ponte di lungo periodo in abitazioni del Terzo settore.
Queste ultime, ristrutturate con risorse provenienti da uno dei proprietari dell’immobile, resteranno una dotazione riutilizzabile in futuro, rientrando dunque in una pianificazione complessiva della risposta all’emergenza abitativa.
Tutto questo in evidente discontinuità con il recente passato”.