Aree pubbliche 27 Gennaio 2021

Urbanistica e mobilità: il ripristino della Stazione S.Marco, epicentro della visione

Livorno 27 gennaio 2021

Pubblichiamo il quarto di una serie di contributi al PUMS in corso di approvazione e alla stesura dello strumento urbanistico, il Piano Operativo Comunale, del Comune di Livorno, del Dr. Mario Antonio Gambacciani dell’associazione culturale AMT Toscana.

Gli altri contributi pubblicati e che pubblicheremo nei prossimi giorno sono:

1 – l’importanza di una visione complessiva, obiettivi urbanistici riguardanti lo sviluppo economico (21 gennaio 2021)

2 – Osservazioni sul PUMS (24 gennaio 2021)

3 – La mobilità urbana. Le 4 stazioni di Livorno collegate dal tram (26 gennaio)

4 – Il ripristino della Stazione S.Marco, epicentro della visione (27 gennaio)

5 – Livorno inserita in una area vasta tramite il tram treno. Importanza dei collegamenti regionali e nazionali. (28 gennaio)

6 – Il porto e la viabilità di cintura (1 febbraio)

7 – Il sistema dei fossi, Il Porto Mediceo e la Bellana (4 febbraio)

8 – Il modello sanitario e le scelte infrastrutturali (8 febbraio)

9 – La rigenerazione dell’area delle Terme del Corallo (10 febbraio)

10 – Valorizzazione della costa di Calafuria. Pista ciclabile e pedonale e rete ciclabile tirrenica (15 febbraio)

 

Il ripristino della Stazione S.Marco, epicentro della visione

 

Se c’è un quartiere storico di Livorno da rigenerare è senz’altro quello di S.Marco.

Come è noto fa parte dell’insieme Porto storico / Fortificazioni / Fossi, che costituisce uno dei valori fondanti della città di Livorno e che potrebbero costituire una attrazione importante verso il turismo culturale.

In particolare, lo stato di abbandono della Stazione Leopolda è significativo nonostante che il recupero dell’area sia sempre stato all’attenzione delle amministrazioni che si sono succedute.

Il ripristino della Stazione S.Marco, epicentro della visione

Lo stesso recente Piano Strutturale PS2 “prevede la trasformazione dello scalo in parte compiuta della città, tale da superare la condizione di perifericità non tanto geografica quanto rispetto alla vita urbana, dei quartieri posti a nord delle mura lorenesi”.

Il PS2 propone per tale trasformazione la realizzazione di interventi sulla viabilità fra cui il potenziamento dei parcheggi, l’utilizzo ferroviario passeggeri al servizio della Stazione Marittima, la possibilità di introdurre canali e specchi acquei e la conservazione dei fabbricati di valore storico.

Il ripristino della Stazione S.Marco, epicentro della visione

In questo inquadramento, oltre l’area cerniera prevista dal PUMS troverebbe disponibilità il ripristino della Stazione per il traffico ferroviario regionale con annessi un terminal fluviale e dei magazzini per lo stoccaggio delle merci.

Il ripristino della Stazione S.Marco, epicentro della visione

 

Tale ripristino ferroviario comporterebbe interventi urbanistici più ambiziosi rispetto a quanto sopra proposto dal PUMS per il recupero di spazi utili di progetto e nello stesso tempo di rigenerazione urbana.

Il ripristino della Stazione S.Marco, epicentro della visione

La posizione cittadina più centrale della Stazione S.Marco andrebbe a colmare il deficit periferico dell’attuale Stazione centrale, con le negative conseguenze ambientali e di difficoltà di raggiungimento delle destinazioni non compatibili per tragitti ferroviari di breve durata.

Dal punto di vista della distanza economica non è accettabile che per andare per es. a Pisa via treno, il tempo per raggiungere la Stazione Centrale sia ben superiore a quello del tragitto ferroviario!

Manterrebbe invece un senso raggiungere la Stazione Centrale per tragitti interregionali che necessitano tempi di percorrenza ben superiori.

 

Si può obiettare che dal punto di vista delle FS si determinerebbe una duplicazione gestionale.

A parte che le stazioni sono sempre più automatizzate ma i maggiori costi di gestione sarebbero compensati dal prevedibile incremento dell’utenza.

Senza poi pensare che la gestione della stazione S.Marco e del traffico regionale e di area potrebbero essere di interesse per investitori privati, attratti anche dalle dotazioni esterne che di fatto creerebbero valore economico.

Trattandosi poi di un progetto moderno con completi sviluppi intermodali sarebbe destinato a finanziamenti comunitari agevolati.

Il ripristino della Stazione S.Marco, epicentro della visione
L’ampio parcheggio prevederebbe l’ingresso da entrambi i lati di Via delle Cateratte e lo sviluppo con due livelli coperti e di un terzo scoperto sul tetto. Sarebbe destinato:

1 – al servizio dei residenti che intendono prendere il treno con destinazione regionale (ingresso sud);

2 – al servizio dei croceristi “home port” che potrebberoo lasciare il veicolo per il periodo della crociera e raggiungere in 5 minuti con la tranvia la Stazione Marittima (ingresso nord sopraelevato);

3 – al servizio dei passeggeri in attesa tramite telepass dell’apertura del traghetto;

4 – al servizio dei turisti che vogliono visitare Livorno, da qui collegata con la tranvia o con le imbarcazioni;

5 – a terminal bus e taxi, coerentemente all’esigenza di liberare gli spazi portuali dalla “gomma”;

6 -a cerniera d’ingresso alla città.

L’area sarebbe caratterizzata anche dalla previsione di un nuovo canale che si colleghi con il sistema dei fossi e come tale ne rappresenterebbe il capolinea e da magazzini connessi per lo stoccaggio delle merci con destinazione fluviale portuale e/o urbana come, ad esempio, il Mercato delle Vettovaglie.

La tanto ambita valorizzazione dei Fossi Medicei troverebbe in tal modo un importante supporto, come pure l’area adiacente del Buontalenti facilmente raggiungibile a piedi.

 

Livorno non dispone di attrazioni di primo livello come, ad esempio, Piazza dei Miracoli verso cui la domanda turistica prescinde dagli aspetti logistici;

non di meno dispone di valide attrazioni da far diventare competitive con la facilità di movimento, in termini di distanza economica. Il tempo a disposizione dei turisti – vedi in particolare i croceristi – è limitato e una buona offerta si qualifica anche la disponibilità di strutture di mobilità all’avanguardia.

La Stazione, oltre essere di supporto dell’utilizzo del tram treno di area, potrebbe diventare capolinea per il ripristino del trenino per Tirrenia in luogo di Barriera Margherita.

 

Inoltre, Via delle Cateratte sarebbe destinazione per l’istradamento della pista ciclabile tirrenica verso Piazza del Luogo Pio tramite una fascia di rispetto davanti alle Mura Lorenesi.

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