Livorno, 15 febbraio 2021
Pubblichiamo il ed ultimo articolo di una serie di contributi al PUMS in corso di approvazione e alla stesura dello strumento urbanistico, il Piano Operativo Comunale, del Comune di Livorno, del Dr. Mario Antonio Gambacciani dell’associazione culturale AMT Toscana.
Gli altri contributi pubblicati e che pubblicheremo nei prossimi giorno sono:
1 – l’importanza di una visione complessiva, obiettivi urbanistici riguardanti lo sviluppo economico (21 gennaio 2021)
2 – Osservazioni sul PUMS (24 gennaio 2021)
3 – La mobilità urbana. Le 4 stazioni di Livorno collegate dal tram (26 gennaio)
4 – Il ripristino della Stazione S.Marco, epicentro della visione (27 gennaio)
5 – Livorno inserita in una area vasta tramite il tram treno. Importanza dei collegamenti regionali e nazionali. (28 gennaio)
6 – Il porto e la viabilità di cintura (1 febbraio)
7 – Il sistema dei fossi, Il Porto Mediceo e la Bellana (4 febbraio)
8 – Il modello sanitario e le scelte infrastrutturali (8 febbraio)
9 – La rigenerazione dell’area delle Terme del Corallo (10 febbraio)
10 – Valorizzazione della costa di Calafuria. Pista ciclabile e pedonale e rete ciclabile tirrenica (15 febbraio)
Valorizzazione della costa di Calafuria. Pista ciclabile e pedonale e connessione con la Ciclovia tirrenica
Fra le innumerevoli bellezze naturali che il nostro Paese dispone, vi sono gli scenari marini che si manifestano dai sistemi collinari adiacenti al mare stesso.
Basti pensare alla Terrazza sull’Infinito sulla Costa Amalfitana o alla Cinque Terre in Liguria.
Fra queste bellezze naturali può senz’altro essere ricompresa anche la costa di Calafuria a Livorno.
Al contrario di quanto realizzato, ad esempio, sulla Costa Amalfitana e alle Cinque Terre, Livorno non ha ancora provveduto ad una valorizzazione turistico naturalistica della Costa di Calafuria.
Mentre nelle Cinque Terre, nel periodo pasquale di due anni fa, si parlava di inserire il numero chiuso per motivi di ordine pubblico dovuto ai troppi turisti presenti (sotto un’immagine della stazione di Manarola in quel periodo); a Calafuria siamo sempre fermi alla pericolosità dell’Aurelia, specialmente nel periodo estivo della balneazione.
Questo avviene a dispetto di uno degli aspetti da decenni sollecitati dalla CCIAA di Livorno, quello della ricerca di aree oggetto di possibile investimento turistico, finalizzate anche alla destagionalizzazione.
L’attuale Amministrazione comunale ha a cuore la questione e la collega alla realizzazione del tanto auspicato “Lotto Zero”, cioè il completamento della variante dal Maroccone a Chioma.
Nelle proposte recentemente formulate per l’assegnazione dei fondi europei della Next Generation, si legge, infatti:
“ Nell’ambito della previsione del Corridoio tirrenico, gli evidenti limiti funzionali dell’attuale tracciato costiero dal Maroccone a Chioma e la commistione del traffico attratto, leggero e pesante, di tipo locale o di media/lunga percorrenza verso sud, determinano sovente fenomeni di congestione ed elevati rischi di incidentalità, anche in prossimità del centro abitato di Quercianella, sommandosi agli importanti flussi turistici estivi ed a quelli rimarchevoli dei fine settimana.
L’intervento proposto cosiddetto “Lotto 0” porta a compimento il tratto costiero Grosseto – Livorno rendendolo continuo con i medesimi standard di percorrenza e strategico per l’accesso a Livorno da sud……
Nel contempo, è previsto il ripristino ambientale con l’utilizzo a “strada parco” dell’attuale tracciato con demolizione del ponte di Calafuria ormai in cattive condizioni statiche, rendendo possibile la realizzazione e il completamento, con elevati contenuti attrattivi, della già prevista “Ciclovia Tirrenica”, ovvero un collegamento ciclabile connesso alla Rete nazionale delle ciclovie e dei percorsi europei”.
Fa piacere che nel PUMS venga ripresa la proposta che da sette anni porto avanti nei numerosi convegni a cui ho partecipato:
è quella del Sea Train (anche se solo in alcuni aspetti).
Quali sono gli esempi di mobilità già praticati in Europa per il miglior utilizzo e conseguente attrazione turistica che possono essere ripresi per l’iniziativa?
Cosa hanno, infatti, realizzato da San Candido a Lienz in Austria? Un percorso ciclabile integrato con ferrovia.
La ciclabile ha inizio a San Candido, 500 m più alto del punto di arrivo a Lienz in Austria. I 44 km da percorrere sono perciò superabili senza eccessiva fatica, e adatti ad ogni tipo di bicicletta, per questo è consigliata anche per ciclisti non esperti.
Il ritorno può, poi, avvenire comodamente in treno, che ferma in ogni stazione intermedia ed è adibito con apposito vagone per bici.
È questa una gita che attraversa il confine di stato, con un tracciato paesaggistico che porta lungo prati, foreste e idilliaci paesini nel cuore del Tirolo dell’Est.
Come è supportato il Percorso dell’Amore alle Cinque Terre? Dalla struttura ferroviaria che permette l’accesso al percorso pedonale dalle cinque Stazioni della zona.
Sono proponibili entrambe le soluzioni per Calafuria? Senz’altro, e si andrebbe oltre alla semplice “strada parco” prospettata dall’Amministrazione comunale.
La pista ciclabile/ pedonale ARDENZA TERRA/TRE PONTI/QUERCIANELLA avrebbe un tracciato costiero fino al Maroccone e da qui al Castello Sonnino (anche con variazioni collinari rispetto all’Aurelia liberata dal Lotto Zero per il solo percorso pedonale per ampliare in altezza la veduta, ricreando caratteristiche simili a quello delle Cinque Terre); quindi scenderebbe di nuovo lungo mare fino alla Stazione di Quercianella.
Da qui sarebbe possibile anche il ritorno in treno (come sperimentato con successo a Lienz) fino a Ardenza Terra. Rispetto alla S.Candido/Lienz , avrebbe il vantaggio di non avere particolari vincoli di utilizzo stagionali.
Si tratterebbe di una soluzione che andrebbe oltre a quanto necessario per la Ciclovia tirrenica che a livello di Castel Sonnino dovrebbe avere una sua autonomia.
Lo stesso Castel Sonnino potrebbe diventare la Terrazza sull’Infinito della costa livornese e il suo parco con la discesa al mare un’attrazione turistica unica per bellezza naturale.
È una proprietà privata? Lo è anche quella di Revello che gestisce la Terrazza sull’Infinito originale.
Sarebbero utilizzabili le strutture pedonali inserite con successo lungo il Lago di Garda? Perché no, anche se con la disponibilità della “Aurelia liberata” sarebbero utili soltanto nei tratti collinari. Il salmastro sconsiglierebbe l’utilizzo? Al giorno d’oggi, ci sono dei materiali navali che marginalizzano il problema.
Riguardo all’accessibilità, anche per contenere l’attuale situazione estiva di criticità dei parcheggi lungo l’Aurelia, il PUMS propone una cerniera di mobilità estiva ad Antignano Miramare e l’attivazione di un servizio navetta fino a Quercianella.
Questa proposte si rafforzerebbe con il Lotto Zero, che potrebbe comportare la definizione estiva di una ZTL dal Maroccone fino alla divaricazione per Castellaccio all’altezza del Castello Pasquini.
Salto qualitativo ulteriore per il turismo sarebbe anche in questo caso la realizzazione della tranvia.
Il capolinea della tranvia ad Ardenza Terra con la connessa cerniera di mobilità diventerebbe anche il capolinea della pista ciclabile e pedonale: un altro esempio di intermodalità.
Pensiamo ai pacchetti turistici, in particolare quelli da mettere a disposizione dei crocieristi. Trovare alla Stazione Marittima la tranvia che in un quarto d’ora li potrebbe portare alla pista ciclabile e pedonale e con ritorno assicurato in treno! I clienti del nord Europa ne andrebbero pazzi.
Lo stesso per i turisti in transito nelle altre previste cerniere di mobilità dove troverebbero comunque la tranvia.